Inaugurazione: domenica 27 luglio 2025 - ore 18:00
Agenzia
n. 1 - Bormio, Via Roma 64
27 luglio - 30 settembre
da lunedì a venerdì 14.00-18.15
sabato 9.00-12.15 / 14.00-18.15
Da sette anni l'estate a Bormio vuol dire Milanesiana, la festa d'arte e di cultura animata dalla vulcanica Elisabetta Sgarbi e giunta alla sua ventiseiesima edizione. Ma vuol dire anche Banca Popolare di Sondrio, che della Milanesiana è sponsor e protagonista allo stesso tempo.
Nell'ambito dell'iniziativa - che quest'anno propone Intelligenza come fil rouge di tutti gli eventi, termine dal significato ampio, anima del mondo e virtù da coltivare -, presso l'agenzia di Bormio in via Roma 64, domenica 27 luglio 2025 alle ore 18 verrà inaugurata la mostra "Nuovi Silenzi" che consta di una decina di fotografie, opera del noto attore, comico, regista e sceneggiatore italiano Carlo Verdone.
La rassegna espositiva rimarrà aperta al pubblico sino al prossimo 30 settembre.
Presso il Museo Civico di Bormio sarà possibile visitare anche l'altra mostra Carlo Verdone. L'intelligenza del silenzio.
All'inaugurazione interverranno, oltre all'ideatrice Elisabetta Sgarbi, Carlo Verdone, Paola Romerio Bonazzi - Assessore alla Cultura del Comune di Bormio - e Mario Alberto Pedranzini, Consigliere Delegato e Direttore Generale della nostra Banca, che ha così commentato:
"Anche quest'anno siamo felici di rinnovare la collaborazione con La Milanesiana per la tappa di Bormio, un progetto che arricchisce l'offerta culturale della cittadina e valorizza il legame tra arte, territorio e comunità. Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare nella nostra sede la mostra "Nuovi Silenzi" di Carlo Verdone, che, attraverso le immagini, ci invita a riscoprire il valore dell'ascolto profondo e della riflessione, in un mondo spesso dominato dal rumore. In sintonia con il messaggio della mostra, crediamo che l'ascolto rappresenti il primo passo per comprendere davvero i bisogni delle persone e trasformarli in azioni concrete. È su questo valore che la nostra Banca ha costruito, nel tempo, un legame autentico con il territorio e con chi lo abita".
Le esposizioni permetteranno di vivere un affascinante viaggio attraverso le immagini scattate nel corso degli anni da Carlo Verdone e che ritraggono nuvole, albe e tramonti, fotografie che egli definisce "preghiere senza parole".
Le fotografie di Verdone nascono come una fuga liberatoria dal lavoro: il risultato di una profonda passione per il cielo, un elemento naturale che da sempre esercita su di lui un'attrazione irresistibile, suscitando al contempo un senso di inquietudine. Le immagini raccontano la bellezza poetica dei colori celesti, ma anche la loro cupezza minacciosa. L'ispirazione che guida Verdone proviene dall'arte pittorica, dalle opere del futurista e divisionista Luigi Russolo fino a maestri come Tiepolo, Monet, Turner e Constable, che lo spingono a puntare l'obiettivo verso l'alto. Ma pure dalla musica, in particolare dalle composizioni strumentali elettroniche di Brian Eno, Philip Glass, David Sylvian e Robert Fripp.
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