"Sono poche le montagne che meritano un museo.
Ci sono infatti molti musei della montagna, ma sono relativamente pochi quelli dedicati a una sola, che nel corso del tempo è stata testimone di tali e tanti avvenimenti da meritare, da richiederne anzi uno proprio. Lo Stelvio è una di queste.
Non è stata mai una montagna da contemplare e il suo pedigree artistico-letterario perciò non vanta particolari titoli di nobiltà. Meyer all'inizio dell'800 lo rappresentò nelle stampe del suo celebre viaggio, Cantù accennò una descrizione romantica dei suoi ghiacciai, Arthur Schnitzler vi ambientò una sua novella, "Gerolamo il cieco e suo fratello", Massimo Bontempelli ne descrisse il clima epico della Prima Guerra Mondiale.
È stata sempre, invece, una montagna da vivere. La sua storia però non è antica, risale a poco più di 170 anni fa, quando fu inaugurata la strada che ha imbrigliato il gigante avvitandosi come un immenso serpente lungo i suoi versanti e lo ha reso docile all'uomo, alla sua vita, ai suoi furori, alle sue follie. ..."
Per accedere al museo (visita virtuale, tanti approfondimenti, ...) è sufficiente attivare il link che appare di seguito.
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