Informazioni locali:
Dal piazzale della stazione ferroviaria di Tresenda si procede verso Est immettendosi nella SS del Passo dell'Aprica che si percorre per poche decine di metri traversando la linea ferroviaria per entrare sulla SS 38 dello Stelvio. Si percorre la Statale in direzione Ovest per circa 150 metri fino alla deviazione per Teglio. Volgendo a destra si inizia la salita che porcede con un lungo diagonale non eccessivamente ripido anche se molto esposto al sole. La salita si snoda fra i vigneti che ricoprono quasi completamente questo versante e qualche macchia di selva. Dopo circa 2,5 chilometri si giunge ad un bivio ove verso sinistra scende la carrozzabile che riporta sul fondovalle all'altezza del paese di San Giacomo di Teglio. Noi proseguiamo dritti e dopo poco più di un chilometro, con un tornante entriamo nel borgo di Castelvetro. Il nome ricorda come con tutta probabilità qui si trovasse un antico fortilizio le cui rovine sono forse oggi riconoscibili a malapena nel grande complesso murario che si trova circa un chilometro a occidente del paese su un grande terrazzo naturale coperto dal bosco. Ricordiamo inoltre che nell'area di Castelvetro e Vangione sono stati rinvenute importanti testimonianze preistoriche fra cui alcune stele oggi conservate nell'Antiquarium Tellinum presso il Palazzo Besta di Teglio.
Lasciato Castelvetro la salita continua più o meno con la stesso ritrmo regolare finché dopo altri 2,5 km si giunge alla deviazione poco evidente che scende veerso Bianzone. Ovviamente se già non siete stati a Teglio vi invitiamo al piccolo sforzo aggiuntivo di una breve salita che con tre tornanti vi porterà in centro all'antico paese. Visitato Teglio si può di nuovo scendere i tre tornanti saliti in precedenza ed imboccare la stretta deviazione a sinistra che porta verso Bianzone. Passata entro un gruppo di case la strada entra ben presto in un ambiente sereno e verdeggiante e forse non a caso si chiama Via Arboledo. Il percorso è piuttosto stretto ma è asfaltato e s'abbassa inizialmente fra prati, qualche campo di grano saraceno e macchie di bosco.
Lasciati gli ultimi coltivi si entra infine nelle selve perdendo ripidamente e rapidamente quota. Prima di terminare la discesa si passa davanti all'Azienda Agrituristica Torchio Vecchio (0342 780481 alvecchiotorchio.it) dove volendo è possibile una sosta ristoratrice. Poco dopo Via Arboledo si immette in Via Gatta. A questo punto possiamo consigliarvi una brevissima deviazione a destra per andare a visitare la bella chiesa di Sant Abbondio che sorge nei pressi del piccolo nucleo di Canali. L'evidente importanza del manufatto ricorda come, prima di una rovinosa alluvione occorsa nel XIX secolo, questa zona fosse molto abitata e fiorente. Tornati sui nostri "passi" riprendiamo la strada verso Bianzone percorrendo in leggera discesa una verdeggiante declivio fittamente coltivato. Siamo in una zona vocata per la coltivazione del melo mentre la presenza dell'azienda agricola La Gatta ci ricorda che il versante è invece sede di rinomati vigneti. Questo splendido tratto termina con l'ingresso nella parte alta del paese di Bianzone. Una volta fra le prime case vi sono due alternative. Si può imboccare Via Teglio che si dirama a sinistra in leggera salita e lambisce la millenaria chiesa di San Siro oppure si prende a destra in Via Tellina e poi in Via Rizzoli immettendosi poi in Via Roma che si risale verso sinistra per poi entrare nel suo logico proseguimento verso oriente (Via Stelvio). In questo tratto si passa vicino al seicentesco Palazzo Besta in via di restauro.
Siamo sulla dorsale del grande conoide di deiezione di Bianzone e superato il torrente che l'ha generato in secoli di alluvioni iniziamo a discenderne il versante orientale immergendoci di nuovo in un verdeggiante ambiente agreste. Arriviamo così alle porte dell'abitato di Villa di Tirano, composto da numerose contrade: Campagna, Pioda, Derada, San Lorenzo, Novaglioli, Sonvico, Valpilasca e Ragno. Tenendo sempre la strada che passando fra le case lambisce la pendice retica si giunge alle porte di Ragno dove ad un evidente bivio è possibile salire a sinistra fino ad un vicino tronante ove imboccare una deviazione a destra, oltrepassare le condotte forzate della sottostante Centrale Idroelettrica di Villa di Tirano e, con bella vista sul Tirano, raggiungere l'antichissima chiesetta di santa Perpetua che assieme al Santuario della Madonna è uno dei simboli della cittadina. Tornati a Ragno ci si immette in breve nella SS38 dello Stelvio che si segue fino alla Piazza della Basilica e poi alla stazione ferroviaria.
In alternativa, appena prima della Centrale Idroelettrica di Villa di Tirano si deve traversare la Statale ed imboccare Via Nazionale che costeggiando il canale della centrale entra ben presto in Via Poschiavino
Dove, poco dopo si incontrano i segnali del Sentiero Valtellina tramite il quale tornare a Tresenda.
In precedenza avevamo deciso di spezzare il bellissimo percorso panoramico che collega Sondrio con Tirano passando per Teglio onde facilitare l'accessibilità dello stesso a chi è meno allenato.
Ovviamente nulla vieta agli appassionati di unire la gita da Sondrio a Teglio con quella descritta di seguito allungando il tragitto.
Per consentire di spezzare la gita abbiamo anche pensato di dare comunque un punto di partenza accessibile anche con il treno e quindi si partirà dalla stazione ferroviaria di Tresenda dove comunque è possibile anche lasciare l'auto. In alternativa si può partire anche da Tirano, percorrere il Sentiero Valtellina fino a Tresenda (ottima soluzione di pre riscaldamento) e poi salire a Teglio da dove rientrare a Tirano passando per Bianzone e Villa di Tirano.
Se il tratto panoramico da Sondrio a Teglio offre numerosi scorci sulla Valtellina e lambisce importanti monumenti storici ed artistici transitando fra i paesi più antichi della valle, questo secondo tratto è forse più vario in quanto alterna un primo tratto immerso nella natura ad una parte finale ricca di attrattive culturali.