Cicloturismo - La Val Grosina di Eita e il Passo di Verva

Contenuto della pagina: scheda completa del percorso «La Val Grosina di Eita e il Passo di Verva»

  1. Scheda
  2. Percorso
  3. Approfondimento
 
  • Zona: Alta Valtellina
  • Periodo consigliato:da luglio a settembre.
  • Punto di partenza: Grosio 664 m.
  • Dislivello:637 m da Grosio al valico; 1039 da Grosio ad Eita.
  • Difficoltà: ciclabilità 100%: il tratto da Eita al valico si svolge su strada sterrata.
  • Sviluppo:19 km circa da Grosio (11 km circa da Fusino).
  • Tempo di percorrenza: 4 ore da Grosio al valico; 3 ore da Grosio ad Eita.
  • Cartografia: Carta Escursionistica Kompass 1:50.000 , n° 96 «Bormio-Livigno-Corna di Campo».
  • Informazioni locali:Locanda Val Grosina. ATTENZIONE: PURTROPPO POCHI GIORNI OR SONO LA LOCANDA HA CHIUSO E NON SE NE CONOSCE LA DATA DI RIAPERTURA. IN ATTESA LASCIAMO COMUNQUE I VECCHI RIFERIMENTI. Ricovero Eita
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mappa Val Grosina di Eita

Percorso

Dal centro di Grosio si imbocca la deviazione per la Val Grosina (Ravoledo-Fusino) e dopo un sinuoso tratto fra le case si inizia la salita che, abbastanza ripida e con alcuni tornanti conduce al sovrastante abitato di Ravoledo che si traversa in lenta salita per poi uscirne e guadagnare quota con un tornante fra prati, qualche selva e roccioni. Dopo il tornante si lascia a destra la deviazione della vecchia strada militare dello Storile e si prosegue con un lungo diagonale; poi con altri due tornanti si entra finalmente in Val Grosina.
Si raggiungono così le poche case e la chiesetta di San Giacomo (5 km da Grosio) per poi proseguire tagliando la ripida costa della vallata e giungere a Fusino 1203 m. Lasciando sulla sinistra la deviazione per la Val Grosina occidentale e Malghera, si prosegue in direzione Nord lungo il versante sinistro orografico della valle su strada in leggera salita che raggiunge il ponte del Fulin gettato sul torrente Roasco. Raggiunta la sponda opposta, la carrozzabile inizia a prendere quota con alcuni tornanti per poi riprendere l'andamento a mezza costa che, fra bosco e rupi entra nella gola scavata dal Roasco. Sulla sponda opposta si scorgono numerosi nuclei rurali dalle caratteristiche baite. La strettoia termina nelle ampie spianate prative di Veradura 1469 m che si potrebbe raggiungere con breve deviazione a destra. Noi proseguiamo invece sulla via principale e sempre in lenta salita a mezzacosta giungiamo al ponte gettato sul Rio Avedo affluente del Roasco da Ovest. Poco dopo inizia un'altra serie di tornanti che sale fra bosco e radure con bella vista sulla conca erbosa dominata dallo spalto sul quale si vede chiaramente il campanile di Eita. La barriera rocciosa chiude questo tratto di valle e sulla destra è percorsa dalla spumeggiante cascata della Pirla. Un ultimo breve tratto ed eccoci ad Eita 1703 m dove termina l'asfalto. Come accennato chi fosse dotato di una mountain bike può "allungarsi" fino al Passo di Verva. Da Eita inizia una strada sterrata che percorre il lenta salita il versante occidentale della conca e in circa 300 metri di dislivello distribuiti su un chilometro e mezzo, si porta all'altezza della falesia rocciosa che sbarra la conca a settentrione. Con un ultimo strappo la strada percorre un corridoio fra le rupi di sinistra e la gola scavata dal torrente. Terminata la salita, sulla destra, oltre il torrente, fra i mughi si può scorgere il piccolo edificio del Rifugio FALCK. Ora il percorso si fa più dolce e segue l'ampio fondovalle lambendo sulla sinistra le sponde del Laghetto delle Acque Sparse La valle presenta il caratteristico profilo ad U generato dall'escavazione glaciale e man mano ci si addentra il paesaggio diventa più brullo. Dopo circa un chilometro la strada traversa il Rio Verva, lambisce le baite di Le Crote 2175 m e con qualche tornante e alcuni diagonali arriva infine al Passo di Verva.


Breve introduzione

La Val Grosina, o come qualcuno ama definirla, il Tirolo della Valtellina è certamente uno dei comprensori meglio tutelati delle Alpi Retiche centrali anche se non fa parte di alcun parco nazionale o oasi protetta. A tenere la vallata così com'è ci pensano i suoi abitanti che hanno mantenuto intatto il secolare amore e rispetto per i loro monti. Valori che altrove si sono persi e che hanno portato spesso ad un degrado ambientale anche notevole e irreversibile. Il Val Grosina nulla di tutto ciò si è verificato, sebbene i valligiani non rinuncino alle comodità offerte dai tempi moderni. Così chi percorre queste vallate può immergersi nel verde di foreste antiche, può visitare maggenghi e alpeggi dove i prati sono perfettamente sfalciati e dove ancora prospera la vita montanara. Si tratta di un quadro di incomparabile bellezza e serenità, reso ancor più bello dall'austera corona di vette rocciose che fanno da sentinella e dai numerosi laghi alpini che ne costellano le pendici. Abbiamo precedentemente decritto la salita ciclistica verso Malghera, estremo luogo abitato della Val di Sacco o Val Grosina occidentale; ora vogliamo descrivere la salita lungo il ramo settentrionale della valle, la Val d'Eita, con la possibilità, per chi è dotato di mountain bike, di concludere la giornata raggiungendo il Passo di Verva 2301 m, valico che mette in comunicazione con la Val Viola bormina e la Valdidentro e che consente un impegnativo anello con partenza e arrivo in Bormio (o a Grosio). Oltre alle bellezze paesaggistiche, ricordiamo che il tragitto che si percorre ricalca in buona parte un'antichissima via di comunicazione che da Grosio si prolungava verso Sud oltre il Passo del Mortirolo, portando in Val Camonica, e verso Nord, oltre il Passo di Fraele entrando in Engadina e da qui nel Tirolo o in Germania. A Eita, principale borgo della valle sorge un rifugio, il Ricovero Eita che può essere un valido punto di sosta e ristoro.


  • veduta su Grosio all'inizio della salita
  • il piccolo nucleo di San Giacomo con la chiesetta dedicata al santo
  • verdeggiante Val Grosina. Sullo spalto svetta il campanile di Eita, a destra la cascata della Pirla e su tutto torreggia il Sasso Maurigno
  • a Eita presso il rifugio una colonnina ricorda Giorgio Sinigaglia e Carlo Riva, pionieri dell'alpinismo fra queste cime.
  • il tratto finale della salita che da Eita porta al tratto pianeggiante che porta al Passo di Verva
  • il Rifugio Falk
  • la strada per il Passo di Verva vista dall'alto. In primo piano il Lago Calosso
  • Al Passo di Verva