Escursioni - Corna Trenta Passi balcone sul Lago d'Iseo

Contenuto della pagina: scheda completa del percorso «Corna Trenta Passi balcone sul Lago d'Iseo»

  1. Scheda
  2. Percorso
  3. Approfondimento
 
  • Zona: Valcamonica
  • Tipo: Escursione
  • Sigla: E-49
  • Periodo consigliato: estate-autunno
  • Tempo di percorrenza: 4 ore per tutta la traversata
  • Partenza: Cusato, piccolo borgo presso Zone, raggiungibile dalla sponda orientale del Lago d'Iseo staccandosi dalla SS50 a Marone.
  • Dislivello: 559 m.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Bibliografia: Camerini F. «Prealpi Bresciane»; Collana Guide dei Monti d'Italia. Ediz. CAI-TCI. Milano 2004
  • Guide e carte: Carta Escursionistica Kompass 1:50.000 n° 103 "Le Tre Valli Bresciane"
 


 
mappa di Corna Trenta Passi balcone sul Lago d'Iseo

Corna Trenta Passi

Dal parcheggio auto all'ingresso del borgo di Cusato, si entra in paese e, poco dopo, si incontra il primo cartello indicante la meta.
Si imbocca, quindi, una stradina selciata che sale fra prati e macchie di bosco per poi diventare sterrata e prendere gradatamente quota. Qualche bandierina bianco-rossa ci accompagna lungo il percorso che lambisce Cascina Coloreto e prosegue nella verdeggiante valletta; ad un bivio con cartello prendiamo a sinistra una sterrata un po' più stretta che sale nel bosco sbucando ad una sella (Forcella Occidentale Trentapassi) dove, nei pressi di alcuni massi erratici, si trova una palina con cartelli escursionistici.
Prendiamo ora a sinistra passando a monte di un capanno di caccia e proseguiamo dapprima ancora nel bosco per poi uscire su una panoramica spalla. Poco dopo la salita ci porta al Forcellino di Zuf, da dove si prosegue lungo il crinale su comoda traccia sassosa. Attenendosi alla cresta possiamo raggiungere per prima la croce che sta sull'anticima orientale della Corna Trentapassi, dalla quale, dopo aver perso leggermente quota, si risale alla croce della vetta principale.
Il panorama è estesissimo sul Sebino, verso occidente sui monti bergamaschi fra i quali spicca la muraglia della Presolana, e ancor più il là fino ad arrivare, nelle giornate più limpide al Monte Rosa. Sud si apre verso la pianura e arriva agli Appennini.
Si torna al Forcellino di Zuf e a questo punto si prosegue verso destra lungo il crinale, alla volta del Monte Vignole (cartello indicatore).
Con suggestivo e divertente percorso su sottile ma bonaria cresta rocciosa, si giunge alla base dei pendii erbosi che portano in cima al tondeggiante& Dosso Tondo.
Si prosegue ora attenendosi prevalentemente al crinale, evitando una traccia che taglia invece in piano sul versante orientale della cresta, standone poche decine di metri valle (percorso un po' invaso dalla vegetazione anche se chiaro). La bella cavalcata di cresta ci porta in cima al Monte Vignole da dove si scende sempre lungo ripido crinale fino alla sella fra questa cima e la più rocciosa Punta del Cunicolo. Dall'intaglio, si divalla scendendo nel valloncello che solca il lato orientale della montagna.
Dopo aver perso circa 300 metri di dislivello, il sentiero piega a sinistra ed inizia a tagliare in piano le pendici inferiori del versante. Superati alcuni valloncelli ci si immette su un tracciato più largo e poi su una sterrata che in breve riporta in paese.

Sulla più bella vetta del Sebino

Con la sua forma elegante e il dirupato versante occidentale, ripidissimo e solcato da profondi valloni, la Corna Trentapassi è certamente la montagna che più attira lo sguardo di chi percorra la sponda destra orografica del Lago d'Iseo. Vista da settentrione e dalle montagne orobiche, la sua forma è inconfondibile, sembra quella di un rapace la cui testa è la cima principale e la sommità delle ali sono le due anticime. La stessa posizione geografica, rende questa cima di grande attrattiva: si trova affacciata direttamente sulla porzione settentrionale del lago, ma forma un'importante promontorio che ne un punto panoramico d'eccezione.
La Corna Trentapassi è anche il punto culminante della piccola catena di vette dolomitiche posta fra la conca di Zone ed il Sebino che costituisce anche il maggiore affioramento di Dolomia Principale della regione lombarda. A rimarcare l'importanza di questa bella vetta, ricordiamo che essa era già indicata come "Corno Trentapassi" nella carta della Repubblica di Venezia del 1689; pochi anni prima, nel 1661, in seguito ad una scossa tellurica con epicentro nella bergamasca una grande frana si stacco dalla Corna Trentapassi e precipitò nel lago causando un piccolo Tsunami che raggiunse la sponda opposta del lago.
Il toponimo è di incerta origine ma sapendo quante volte i topografi hanno storpiato i nomi dialettali del posto, siamo propensi a credere che l'ipotesi più verosimile sia che il nome derivi dall'italianizzazione di "tre tapasch" ossia tre ceppi, ad indicare le tre vette che compongono il monte.
L'aspetto arcigno della montagna non è solo apparenza: con la sua imponente mole rocciosa, la Trentapassi è da sempre stata un grave ostacolo alle vie di comunicazioni costiere della sponda orientale del Sebino tra Marone e Pisogne. Prima della costruzione della ferrovia che "bucava" la nostra montagna con una galleria, le comunicazioni si svolgevano all'interno della costiera passando per Zone.
Dalla cima si protende un crestone verso Nord-ovest che, dopo aver originato un'anticima 1192 m, precipita sul lago dando luogo alla Punta delle Croci Bresciane. Verso Sud-est la cresta si allunga più dolcemente dando luogo alle sommità del Dosso Tondo, del Monte Vignole e della rocciosa Punta Cunicolo, da dove piomba, infine, nella valle del Bagnadore. Al dirupato ed ostile versante Ovest, fa da contrasto un versante orientale tutto sommato più bonario, rivestito quasi interamente da boschi e poco ripido.
Dalla cima, e durante buona parte della gita, il panorama che si ammira è incomparabile, uno dei più belli delle Prealpi Bresciane. Il percorso è sempre ben segnalato e ad ogni incrocio o bivio vi sono cartelli indicatori, non ci sono particolari difficoltà di orientamento né gravi difficoltà.

  • Le prime luci dellÂ'alba illuminano il versante bergamasco sul Sebino.
  • Presso lÂ'anticima, sguardo sullÂ'imbocco della Valcamonica, la Presolana sullo sfondo.
  • UnÂ'altra immagine del massiccio della Presolana visto dalla Corna Trentapassi.
  • La cima vista salendo allÂ'anticima.
  • Sguardo a ritroso con la cresta di salita e lÂ'anticima.
  • jpg  La vetta alle nostre spalle: stiamo volgendo al Monte Vignole.
  • Un tratto del sentiero basso fra il Dosso Tondo e il Monte Vignole: conviene stare sul crinale.
  • Il complesso montuoso della Corna Trentapassi, la cima lontana sulla destra e a sinistra il Monte Vignole e a Punta Cunicolo.