APT Chiesa in Val Malenco 0342 / 451150 - fax 452505.
Bollettino Nivometereologico 0342-905030 o 167-837077.
I laghi artificiali di Campo Moro e di Gera sono raggiungibili staccandosi a sinistra dalla SS 38 all'ingresso di Sondrio e percorrendo la carrozzabile della Val Malenco seguendo le indicazioni per Lanzada e Franscia. Oltre questa località la strada è sterrata (Milano-Sondrio 130 km; Sondrio-Franscia 24 km; Franscia-Campo Moro 9 km).
1) Dalla strada per Campo Moro, poco prima della diga, lasciare l'auto in corrispondenza della strada che verso destra si diparte alla volta del piano di Campagneda. Percorrere detto tracciato oltrepassando i nuclei dell'Alpe Campascio 2078 m e dell'Alpe Campagneda 2145 m.
2) Dal parcheggio auto in corrispondenza della diga di Campo Moro, 1990 m, salire in pochi minuti al visibile Rif. Zoia 2021 m. Seguire verso Est la mulattiera che, dopo aver percorso per un breve tratto il crinale boscoso sul quale sorge il rifugio, piega a destra (Sud-est) e, dopo essere passata sotto alcune balze rocciose, sbuca sui pianori di Campagneda ove si collega alla soluzione n° 1.
Proseguire verso Est sul vasto altopiano prativo al cospetto del Pizzo Scalino la cui cresta settentrionale, dopo il primo ripido crinale roccioso che si abbassa dalla vetta, si prolunga quasi pianeggiante per poi formare il piccolo ma ben visibile cocuzzolo roccioso del Cornetto 2848 m.
In graduale salita si raggiunge l'imbocco della poco marcata valletta che sale al Passo di Campagneda e, verso i 2400 m, si inizia a piegare a destra ad arco di cerchio aggirando e poi sormontando lo sperone roccioso quotato 2516 m. Ci si immette così su uno spalto che, percorso preferibilmente lungo il suo margine esterno permette di procedere in sicurezza verso Sud entrando infine in un avvallamento che raggiunge la Vedretta dello Scalino alle spalle del Cornetto 2848 m (data la ripidezza del pendio, la salita diretta al Cornetto dal piano di Campagneda - Variante n° 3 - è da consigliarsi solo con condizioni sicure del manto nevoso.).
Un giro un poco più lungo (it. n° 2a), ma altrettanto sicuro, consiste nel raggiungere e varcare il Passo di Campagneda 2626 m per abbassarsi poi nel sottostante vallone morenico. Piegando ora a destra si percorre il vallone occupato in alto dalla lingua terminale della Vedretta dello Scalino. Si procede lungo la vedretta, in genere sempre ben innevata, e puntando verso Sud si raggiunge il ripido pendio nevoso che permette di raggiungere la cresta Sud-est della montagna. Chi volesse andare in vetta deve lasciare gli sci, superare la crepaccia terminale, percorrere il breve pendio e poi la facile cresta di blocchi accatastati.