Escursioni - La funicolare di Muottas Muragl, balcone sull'Engadina

Contenuto della pagina: scheda completa del percorso «La funicolare di Muottas Muragl, balcone sull'Engadina»

  1. Scheda
  2. Percorso
  3. Approfondimento
 
  • Zona: Engadina
  • Tipo: Escursione
  • Sigla: A66
  • Periodo consigliato: da giugno ad ottobre
  • Punto di partenza: Stazione di partenza della cremagliera di Muottas Muragl 2453 m. La stazione è posta all'imbocco della Val Bernina, pochi chilometri prima di Pontresina.
  • Tempo di percorrenza: 1,30 ore per la sola salita alla Chamanna Segantini. Se si vuole raggiungere la vetta del Piz Languard bisogna calcolare altre due ore di cammino.
  • Dislivello: 350 m circa, altri 530 m se si vuole raggiungere la vetta del Piz Languard.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Bibliografia: Merisio L. "Engadina - escursioni-arte e cultura" - Lyasis Edizioni, Sondrio  2005
  • Cartografia: Carta Escursionistica Kompass 1:50.000 «Bernina-Sondrio»; CNS 1:50.000 «Julierpass».
  • Informazioni locali: Muottas Muragl: Avventure Alpine A ENGADIN ST. MORIT: Tel. +41 (0)81 842 83 08 · Fax +41 (0)81 842 65 71;
  • Hotel Muottas Muragl: Tel. +41 (0)81 842 82 32 · Fax +41 (0)81 842 82 90 (apertura: dal 7 giugno al 19 ottobre 2003);
  • Museo Segantini: Via Somplatz 30, 7500 St. Moritz, Telefono: 081-8334454 (apertura: mar-sab 9-12.30 14.30-17; dom 10.30-12.30 14.30-16.30).
 


 
mappa di La funicolare di Muottas Muragl, balcone sull'Engadina

Percorso

Dalla stazione d'arrivo della funicolare di Muottas Muragl si imbocca un largo sentiero che punta verso Sud-est. Si tralascia una deviazione a sinistra e si prosegue in leggera discesa percorrendo la destra idrografica della Val Muragl. A circa due terzi del percorso s'incontra un sentiero che s'immette sul nostro percorso provenendo da destra. Proseguiamo ancora nella stessa direzione (Sud-est) fino a raggiungere il torrente di fondovalle. A questo punto (cartelli indicatori) si traversa il corso d'acqua e s'affronta la ripida salita a tornanti che supera il versante opposto della valle per raggiungerne lo spartiacque. Una volta sul crinale il colpo d'occhio è eccezionale ma è meglio guardare ancora per un po' dove si mettono I piedi, per raggiungere in breve la Chamanna Segantini.

Essendo il rifugio più alto di Muottas Muragl, lo sguardo può spaziare più lontano. Nelle limpide giornate sono ben visibili le grandi pareti della Val Bondasca, oltre il Passo del Maloja; verso nord appaiono le belle forme del Piz Ot 3246 m e, più a oriente, s'innalzano dominanti le muraglie del Piz Vertsch 3268 m e del Piz Kesch che appare quasi come un magico castello sospeso sulle nebbie. Verso Sud si presenta in tutto il suo scintillante splendore, l'intero versante settentrionale del Gruppo del Bernina. Sfilano dinnanzi agli occhi il cupolone del Piz Cambrena, il nobile trittico dei Pizzi Palù con i suoi maestosi speroni di roccia e ghiaccio, poi il Bellavista, l'Argient, lo Zupò e la Crest'Aguzza, fino al grande Bernina. Solo il Piz Roseg, con la sua grande parete Nord, resta in buona parte nascosto dalla mole del Piz Tschierva.

Se si vuole proseguire alla volta del Piz Languard si deve percorrere il sentiero che taglia pianeggiante il versante Sud-ovest della lunga costiera Piz Muragl-Piz Languard. Si tratta di una lunga camminata di circa tre chilometri che termina ai piedi del Piz Languard nel punto di raccordo con altri due sentieri. Da qui si devia a sinistra per risalire la rocciosa parete Sud-ovest del Languard percorsa da un ardito sentiero che, con ripide svolte, termina presso la Georgy Hütte. Dal rifugio si prosegue seguendo la traccia che percorre le roccette sommitali del Piz Languard la cui cima si tocca in poco più di dieci minuti.

Durante tutto il percorso si possono trovare punti di ristoro che coincidono con le diverse tappe del percorso: il ristorante alla stazione d'arrivo della funicolare, la Chamanna Segantini (non ha posti letto) o la Georgy Hütte.

La funicolare

All'imbocco della Val Bernina, importante convalle dell'alta Engadina, si snoda il tracciato di una delle prime funicolari alpine svizzere, quella di Muottas Muragl, costruita nel 1907. Tali opere caratterizzarono un ben preciso periodo storico che si situa negli anni a cavallo fra '800 e '900. Un po' ovunque dove fosse possibile furono costruite funicolari per portare i "touristes" in luoghi panoramici da cui ammirare le bellezze delle Alpi da poco divenute meta fra le più rinomate.

La funicolare di Muottas Muragl supera un dislivello di 715 metri in dieci minuti di rapida salita che termina su uno dei punti panoramici più belli delle Alpi. Il percorso si snoda lungo una linea ferrata di circa due chilometri di sviluppo che, dapprima fra rado bosco e poi su terreno più ripido ed aperto, porta a destinazione.

Come tutte le altre funicolari alpine, anche quella di Muottas Muragl è stata e rimane una delle principali attrattive dell'Engadina. Il rosso trenino e il panorama che si gode da lassù furono motivi dominanti di molte affiches turistiche che con inarrivabile efficacia propagandavano le bellezze delle Alpi svizzere. Dal giorno dell'inaugurazione non si contano i turisti che sono saliti sulla funicolare per giungere sul grande terrazzo da cui si gode un'estesissima vista a 360° sull'alta Engadina e sui ghiacciai del Bernina.

Ma la stazione d'arrivo della funicolare non è che lo splendido punto di partenza per compiere altre gite meravigliose e poco impegnative nei dintorni. Con poca fatica è possibile, infatti, guadagnare ancora un po' di quota per arrivare ad un altro punto panoramico d'eccezione, la Chamanna Segantini che sorge sulle creste che sovrastano Pontresina. Chi volesse può addirittura proseguire ed arrivare alla Georgy Hütte da dove, in dieci minuti, un sentiero fra le rocce porta in vetta al Piz Languad 3261 m. Da quassù il panorama guadagna ancor più ampiezza e diventa quasi sconfinato sui monti delle Alpi Retiche.

Rifugi e pittori

La Chamanna Segantini e la Georgy Hütte ricordano due artisti che hanno legato il loro nome alle montagne engadinesi.

Certamente tutti conoscono Giovanni Segantini, il celebre pittore nato a Trento nel 1858. Dopo un'infanzia molto travagliata, Segantini si iscrisse all'Accademia di Brera che frequentò fra 1874, 1877, avviandosi alla carriera artistica. Dopo aver sposato Bice Bugatti, il pittore si trasferì in Brianza e, successivamente, nel 1886 a Savognin in Engadina. In questi anni Segantini ebbe modo di sviluppare ed affinare lo studio della luce come elemento vitale dell'immagine, trovando, infine, nella tecnica divisionista, uno strumento efficace per dar vita ai suoi quadri. Pochi anni dopo l'artista acquistò una casa presso il Passo del Maloja, ora di proprietà degli eredi, e in questo periodo dipinse il suo celebre trittico "Futuro-Presente-Passato". Nel 1899 proprio fra le mura dell'odierna Chamanna, a lui dedicata, il poeta moriva per un attacco di peritonite. Le sue ultime parole, rivolte al medico che lo accudiva furono: "Voglio vedere le mie montagne". Il corpo di Segantini è oggi sepolto nel cimitero di Maloja. A Saint Moritz si trova, invece, il Museo Segantini dove sono custodite 55 tele e opere su carta, fra cui il celeberrimo Trittico delle Alpi, iniziato a Savognin nel 1894 e rimasto incompiuto.

La Georgy Hütte ricorda, invece, Wilhelm Georgy nato a Lipsia nel 1819 e morto a Weimar nel 1893. Dal 1853 al 1858, Georgy si stabilì in Engadina per affinare le sue tecniche di raffigurazione del paesaggio alpino e degli animali. In questo periodo dipinse alcuni celebri quadri che divulgarono l'immagine dell'Engadina e del Bernina in tutto il mondo. Figura singolare di artista, Georgy è considerato uno degli antesignani della pittura alpina. Particolare la sua predisposizione per il lavoro a diretto contatto con la natura e che lo portava a dimorare per lunghi periodo in anguste e scomode baite. Per lui fu costruito il ricovero che oggi si è trasformato nel rifugio Georgy. Scriveva infatti il pastore di Celerina Ernst Lechner: "Fino a quando non verrà disegnato con meticolosa precisione un panorama dei Languard è impossibile riconoscere e riuscire a nominare ad una ad una tutte le montagne che si vedono da qui. Il signor W. Georgy è disposto a mettere mano a questo difficile lavoro; per lui verrà costruito al più presto un rifugio proprio sotto la vetta. Nel frattempo desideriamo mettere in risalto i punti che possono essere indicati con una certa sicurezza. In fondo è l'impressione generale data da questa veduta d'insieme la cosa davvero più importante e a leggere una Lista dì nomi non ci tiene nessuno.
Già solo la vista sul gruppo del Bernina varrebbe abbondantemente la fatica di scalare il Piz Languard. Non sarebbe facile trovare un'altra altezza dalla quale si abbiano sotto gli occhi così vicine e nitide tutte le molteplici e maestose forme di questo massiccio, i fieri corni argentei e gli immensi cristalli che vi scintillano sopra. Serie e silenziose si slanciano verso l'alto possenti cuspidi di roccia e lucide onde di ghiaccio. Il Piz Palù si trova proprio a sud, a est rispetto a lui ci sono in primo piano il Munt Pers, più sù il Piz d'Arlas, Piz Cambrena, Piz di Verona, a ovest Pìz Zoppò («la vetta nascosta»), Cresta Güzza («la vetta aguzza»), e così via. Poi viene la vetta dal diadema scintillante, il Piz Bernina stesso".
Da lassù il pittore ritrasse il massiccio del Bernina per darne finalmente un'immagine completa e comprensibile. La riproduzione dell'opera correda le illustrazioni di questo percorso.

Non solo estate

Oltre allo splendido panorama e all'eccellente hotel, una delle attrattive fornite dall'impianto di Muottas Muragl è data dalla divertente pista per slittini che si snoda nei pressi della linea ferrata, un vero "must" per gli appassionati di questa divertente disciplina. La pista è aperta a tutti dalle 9,30 alle 16 dei mesi invernali e per percorrerla si richiedono normali slittini. Chi ne fosse sprovvisto può affittarli direttamente sul luogo.

  • La stazione di partenza della funicolare.
  • Il Pizzo Palù e la Val Morteratsch visti dalla Chamanna Segantini.
  • Pontresina ed il massiccio del Bernina.
  • Stambecchi lottano sulle pendici del Piz Languard.
  • Dalla Chamanna Segantini lÂ'alta Engadina con St. Moritz e i suoi laghi.
  • Uno dei celebri manifesti anni Â'30 che pubblicizzavano Muottas Muragl.
  • Il più celebre quadro di Georgy raffigurante camosci con sullo sfondo il gruppo del Bernina.