Altro - Alpe Mügaia, nelle solitudini dell'alta Val Verzasca

Contenuto della pagina: scheda completa del percorso «Alpe Mügaia, nelle solitudini dell'alta Val Verzasca»

  1. Scheda
  2. Percorso
  3. Approfondimento
 
  • Zona: Mesolcina e Lario Occidentale
  • Tipo: Escursione
  • Sigla: 99
  • Periodo consigliato: estate
  • Tempo di percorrenza: 3 ore per la sola salita.
  • Partenza: Sonogno 918 m. È l'ultimo paese della Val Verzasca; si raggiunge percorrendo interamente la vallata il cui imbocco è situato circa 4 km ad Est di Locarno, in direzione Bellinzona, all'altezza del borgo di Gordola.
  • Dislivello: 1069 m.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Bibliografia: Brenna Chiara: "Ticino e Mesolcina - Guida escursionistica", Salvoni edizioni -Bellinzona (Ch) 2003.
  • Guide e carte: CNS 1:50.000 "CNS 1:50.000 "Val Verzasca" e "Val Leventina".
  • Informazioni locali: http://www.verzasca.com/it
 
 
mappa di Alpe Mügaia, nelle solitudini dell'alta Val Verzasca

Percorso

Da Sonogno, lasciata l'auto nel parcheggio antistante il paese, si imbocca la stradina che passa davanti alla bella chiesa e, poco dopo, devia a destra nella Val Redorta. La carrozzabile, interdetta alla circolazione normale, percorre il fondovalle tenendo la sinistra orografica del torrente. Con bellissimi scorci paesaggistici, arricchiti dalla presenza di piccoli nuclei di dimore rurali perfettamente conservate si giunge, dopo circa tre chilometri di piacevole passeggiata, in località Fraced dove termina la strada. Seguendo la segnaletica si sale brevemente per poi traversare due torrenti vicini su ponti metallici. Sul costone sovrastante, che divide la Val Redorta in due solchi minori confluenti su Fraced, è già visibile il grosso nucleo alpestre di Puscen Negro 1343 m. Il sentiero inizia a salire nel rado bosco guadagnando quota con molti tornanti, ma poco faticoso. La prima parte della salita termina all'altezza di Puscen Negro che consigliamo di visitare compiendo una breve deviazione a destra.
Ritornati nel punto in cui abbiamo deviato per andare a visitare il grande maggengo proseguiamo nella direzione opposta percorrendo la parte alta di una grandioso anfiteatro percorso da spumeggianti cascate. Sfilando sotto una barriera di placche apparentemente impercorribili, il sentiero si avvicina alle cascate maggiori e poi riprende a salire deciso sbucando, infine, sul balcone panoramico dove fra massi ciclopici sorgono le cascine di Cortign 1513 m. Prendendo a destra, Nord, il sentiero entra ora in un magnifico bosco di larici e sale dolcemente con una lunghissima diagonale che sembra quasi volerci fare uscire dalla valle che stiamo risalendo. Poi, con un tornante, si cambia direzione volgendo verso Sud-ovest e, con suggestivo percorso nel bosco, si risale superando infine anche una zona di pietroni che immette nell'anfiteatro sommitale della valle.
Sul versante opposto è visibile un grande alpeggio e il sentiero che stiamo percorrendo vi conduce traversando quasi pianeggiante tutta la valle. Noi però, fatte poche centinaia di metri, deviamo decisamente a destra (segnaletica bianco-rossa) mettendo piede su un bel poggio erboso in località Brusoo, a circa 1800 m, da dove, si sale ancora verso destra per aggirare una fascia di rocce e ripidi pascoli. Oltre questo ostacolo si rientra leggermente verso sinistra raggiungendo la baita di Corte della Cima, la più alta di tutto l'alpeggio di Mugaia.

Nel cuore del Ticino

Il Ticino è una regione più conosciuta per i suoi magnifici laghi e per le località turistiche che vi si affacciano, Lugano, Ascona, Locarno. E' una terra nota per il clima dolce, per l'atmosfera ridente che la pèrmea, per i meravigliosi castelli di Bellinzona o per i grandi e importanti valichi, San Bernardino, Lucomagno, Gottardo che da millenni sono traversati per superare le Alpi.
Molto meno note sono le bellezze alpestri ticinesi, e a torto. Una rete sentieristica perfettamente organizzata e mantenuta, un'infinità di località di grande fascino paesaggistico, naturalistico, storico ed etnografico permettono escursioni di enorme soddisfazione. Il tutto in un territorio dove, nonostante gli inevitabili compromessi con la modernità, si ha ancora il piacere di percepire amore e rispetto per il paesaggio naturale.
Fino ad oggi solo in un paio di occasioni avevamo descritto percorsi nelle montagne del Ticino: in entrambi i casi si trattava di gite che si svolgevano sul confine italo-elvetico.
Con questa puntata nella "lontana" Val Verzasca, Trekking propone invece una gita nel cuore delle Alpi ticinesi e si ripromette di incrementare il numero di percorsi in queste bellissime montagne.
Iniziamo col proporre una bellissima gita in Val Verzasca, una delle importanti vallate del Cantone, aspra e selvaggia, sovrastata da pareti e cime ripide che quasi sembrano togliere il respiro. La gita non presenta particolari difficoltà ed solo un pò faticosa; si svolge in ambienti solitari e imponenti, ricchi di boschi e cascate che precipitano altissime dalle pareti granitiche. La nostra meta, la piccola baita di Corte della Cima, sorge in un anfiteatro grandioso, sovrastata dalla mole del Monte Zucchero 2735 m. Nel corso della gita, la visita al cospicuo nucleo di Puscen Negro sarà un piacevolissimo diversivo utile per approfondire aspetti etnografici e architettonici. Il piccolo paese, con tanto di chiesina, è un piccolo gioiello di urbanistica montana e le sue case un tipico esempio di dimora rurale alpina ticinese.

Appunti di viaggio per la Val Verzasca

La Valle Verzasca è un'importante vallata che si sviluppa con direzione Nord-Sud per oltre 30 chilometri, partendo dalle sponde settentrionali del Lago Maggiore. Quello che colpisce il visitatore esperto e attento è, prima di tutto, l'attenzione verso il paesaggio che fa della valle una delle meglio conservate del Ticino. Immediati vengono in mente anche riferimenti ad altre valli simili, magari sul versante italiano, le cui bellezze sono state progressivamente degradate da discutibili interventi urbanistici e territoriali. E qui non vale neppure l'alibi, che spesso si adduce, per giustificare la diversa condizione del paesaggio elvetico: cultura diversa. Qui ci troviamo in territorio di lingua italiana che, per secoli, ha vissuto più dell'influenza padana che di quella di Berna. L'imbocco della val Verzasca non lascia certo presagire cosa ci attende una volta guadagnata quota; ma ben presto, superata la prima serie di tornanti, il paesaggio cambia quasi bruscamente. Verso i 500 metri di quota giungiamo all'altezza del muraglione di una delle più alte dighe d'Europa, quella di Selvatica, 220 m, che trattiene le acque del Lago di Vogorno.
Ed ecco che compaiono, ben presto, le case di Mergoscia, splendido paesino che è anche il centro geografico del Canton Ticino. Invece il primo abitato che attraversiamo con la carrozzabile è Vogorno, affacciato sul lago. Nell'antica chiesa di San Bartolomeo sono conservati pregevoli affreschi in stile bizantino risalenti al 1400.
Poco oltre ecco Lavertezzo, piccola gemma della valle con le sue caratteristiche case e le suggestive visuali sul torrente che qui ha scolpito nel granito autentiche sculture. Bello anche il ponte a doppia arcata, che attraversa il corso d'acqua, risalente al XVII secolo.
Poco dopo Lavertezzo non mancate di alzare lo sguardo verso destra: fra immense placconate sospese potrete ammirare la triangolare parete del Poncione d'Alnasca, una verticale muraglia di oltre 600 metri veramente bella e impressionante.
Il villaggio successivo è Brione Verzasca 756 m, dove sorge il "Castello" Marcacci, palazzo settecentesco caratterizzato da quattro torri. Nella chiesa parrocchiale si possono ammirare pregevoli affreschi trecenteschi. A Brione la valle presenta un'importante diramazione verso Nord-ovest, la Val d'Osola. Dopo il piccolo borgo di Cerra si giunge a Frasco 885 m, villaggio noto per la magnifica cascata d'Efra oltre che per il suo antico mulino.
L'ultimo paese è Sonogno, da dove prende le mosse la nostra gita. Il villaggio sorge alla confluenza fra la Val Redorta, a sinistra, e la Val Vegorness, a destra. A Sonogno ha sede il Museo etnografico della Val Verzasca e vi si trovano alcuni simpatici negozietti d'artigianato locale.

  • La chiesa di Sonogno, da dove inizia la gita.
  • Tipiche abitazioni locali lungo la strada per Fraced.
  • Un'altra bella cascina sulla strada per Fraced.
  • La Chiesa di Püscen Negro.
  • Una piccola vipera cerca di nascondersi al nostro passaggio.
  • Le baite di Cortign e le belle cascate che precipitano dalla testata della valle.
  • La Val Redorta e, in fondo, la pianura dove sorge Sonogno
  • La baita di Corte della Cima, meta della gita.
  • Idilliaco paesaggio sulla via del ritorno.