FIORI E ERBE IN VALTELLINA E VALCHIAVENNA

 

La Banca Popolare di Sondrio in occasione della fausta ricorrenza del 125esimo di sua fondazione offre ai lettori questa pubblicazione piena di fragranze della terra dove e' nata, vive e opera.
La conoscenza delle proprie radici - storiche, ambientali e socioeconomiche - non solo rappresenta l'elemento basilare per crescere e svilupparsi in armonia con la realta' che ci circonda, ma tempra l'uomo per affrontare realta' diverse, talora lontane, nei meandri delle quali e' facilissimo perdersi in mancanza di una precisa identita' culturale.
La Banca Popolare di Sondrio, nata nel lontano 1871 come banca a carattere locale e via via trasformatasi fino a divenire ai giorni nostri una realta' sovraregionale e recentissimamente - a seguito della costituzione della Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA con sede a Lugano, nella vicina Confederazione Elvetica - internazionale, ha sempre dedicato a questo aspetto, con pubblicazioni di varia natura e, dal 1973, con la rivista quadrimestrale Notiziario, un'attenzione del tutto particolare.
Conoscersi per conoscere meglio gli altri; per acquisire cio' che a noi manca, ma soprattutto per dare agli altri cio' che la nostra matrice montanara, da sempre a cavallo di culture e tradizioni eterogenee, ha saldamente impresso in un "codice genetico" dal quale traspaiono voglia di fare, cortesia, buon senso e lungimiranza.
L'ambiente naturale nel quale abbiamo avuto la fortuna di nascere, e al quale molto dobbiamo del nostro carattere, merita certamente di essere portato a conoscenza di soci, clienti e amici; la penna di Gigliola Magrini, una vita dedicata soprattutto agli aspetti naturalistici visti nella loro piu' ampia accezione, non ha bisogno di essere presentata, tanti sono i libri che ha dato alla luce sull'argomento, tante le collaborazioni ai piu' importanti quotidiani e periodici nazionali e, perche' no?, tante le schede realizzate per il nostro Notiziario da oramai un ventennio.
Buona lettura, quindi, e una raccomandazione: cogliamo, assieme al colore e al profumo dei fiori e delle erbe medicinali, il senso profondo e talvolta imperscrutabile della natura di montagna, il ripetersi ogni anno, nonostante i duri colpi inferti all'ambiente dal nostro mondo tecnologico e consumistico, della magia dello sbocciare di un timido e umile fiore.

Sondrio, 15 gennaio 1996

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FIORI E ERBE IN VALTELLINA E VALCHIAVENNA

Autore: GIGLIOLA MAGRINI

Anno: 1996

196 P.

 

Presentazione  

P. 5/5

Due Valli da conoscere   di Gigliola Magrini

P. 7/7

I fiori  

P. 9/144

La soldanella, simbolo di grazia  

P. 10/11

Primula, regina di primavera  

P. 12/16

L'armeria, un fiocco rosa tra le rocce  

P. 17/18

La nigritella, il profumo piu' dolce  

P. 19/21

Genziana, regina dei pascoli  

P. 22/25

I gigli, gloria della terra  

P. 26/28

Le clematidi, luce dei boschi  

P. 29/31

Il polemonio, come briciole di cielo  

P. 32/34

L'eritronio, come un gioco di fantasia  

P. 35/36

Il rododendro, rosa degli alti pascoli  

P. 37/39

Il camedrio, solitario fiore delle altitudini  

P. 40/41

L'aquilegia o dell'amor nascosto  

P. 42/44

La stella alpina, candida "zampa di leone"  

P. 45/46

L'astro, una tenera stella di petali  

P. 47/48

La dafne, bella e pericolosa  

P. 49/51

Orchidee alpine, quando la natura imita se stessa  

P. 52/54

L'androsace, come un tenero muschio  

P. 55/57

Il ranuncolo, figlio del ghiaccio  

P. 58/59

L'erica, romantica e solitaria  

P. 60/62

Nella linaria i colori del tramonto  

P. 63/65

L'azalea alpina nata in America  

P. 66/68

La linnea, simbolo di contraddizione  

P. 69/71

La silene e' un cuscino di fiori  

P. 72/74

Le sassifraghe, velluto della roccia  

P. 75/78

La viola, romantica e profumata  

P. 79/83

I semprevivi dipingono la roccia  

P. 84/87

Il nontiscordardime', per non dimenticare  

P. 88/90

L'epilobio, come una fiamma di seta  

P. 91/93

Il garofano, fiore di Giove  

P. 94/96

L'elleboro, fiore della saggezza  

P. 97/100

L'arnica, piccola macchia di sole  

P. 101/103

Nell'aconito, bellezza e veleno  

P. 104/107

Le campanule, come briciole di cielo  

P. 108/110

Le rose di siepe, fiori della preistoria  

P. 111/113

I ranuncoli, macchie d'oro tra l'erba e sull'acqua  

P. 114/118

Il fiordaliso, una specie da salvare  

P. 119/121

Il lino, briciole di colore fra l'erba  

P. 122/124

L'erba roberta dalle molte virtu'  

P. 125/126

La pinguicola, apparenza che inganna  

P. 127/129

La polmonaria invidia l'arcobaleno  

P. 130/131

Un sapone profumato di sole  

P. 132/133

La globularia, come fiocchi di ciniglia  

P. 134/136

La carlina, ama il cielo sereno  

P. 137/139

Il caprifoglio soave, profumata presenza  

P. 140/142

La violacciocca gialla sembra fatta di sole  

P. 143/144

Le "buone erbe" del bosco e del prato  

P. 145/188

Il cartamo, abile imitazione dello zafferano  

P. 146/147

La menta, una ninfa trasformata in profumo  

P. 148/149

Il timo, respiro della montagna  

P. 150/152

La veronica, erba della febbre  

P. 153/154

La valeriana, per combattere l'ansia  

P. 155/157

Artemisia, benefica e profumata  

P. 158/160

Il teucrio, un "semplice" dalle molte virtu'  

P. 161/162

La potentilla guarisce uomini e animali  

P. 163/164

La betonica, storia di una fama usurpata  

P. 165/167

L'aromatico e prezioso genepi'  

P. 168/169

Nel cren un pizzico di fuoco  

P. 170/172

La capsella, amica dei soldati  

P. 173/174

Sembra una rosa nata per caso fra le tegole  

P. 175/176

L'amarella, pianta del latte  

P. 177/178

La salvia, per difendere la salute  

P. 179/180

La malva, rimedio per ogni male  

P. 181/183

Il nero marrobio ricercato dalle api  

P. 184/185

La pimpinella umile quanto benefica  

P. 186/188

I termini botanici  

P. 190/193

Indice generale  

P. 194/194

Indice alfabetico  

P. 195/195

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