SAPIENZA DELLA MONTAGNA

 

Tradizione vuole che, annualmente, distibuiamo ai Soci, convenuti in Assemblea per l'approvazione del bilancio, una pubblicazione, generalmente riferita al territorio, dove la banca nel 1871 e' nata.
Quest'anno e' la volta dei mestieri, tant'e' che il calendario 2004 titola "C'erano una volta vecchi mestieri"; ed e' proprio dal lunario che e' venuta l'idea di approntare questa brossura.
Un tempo la terra aveva le cure di tutti i componenti della famiglia, dove spesso operava il famiglio, e quella agricola era l'attivita' principale.
Nei ritagli di tempo, specie nei lunghi mesi invernali quando la terra gelata riposa, il contadino non riposava; e dentro la stalla, calda e umida, in compagnia della moglie che sferruzzava, trascorreva ore e ore, alternando la recita del rosario alle furtive occhiate al bestiame, riparando attrezzi, realizzandone di nuovi, intrecciando vimini, creando ceste e gerle, perpetuando cosi' i mestieri piu' antichi.
Altre attivita' erano quelle riguardanti l'estrazione e la lavorazione della pietra, i manufatti caserecci, come la produzione di calze e maglie di lana di pecora locale per il fabbisogno familiare, di "pezzotti", utilizzati da chi li realizzava o venduti in loco, e cosi' di seguito.
La pubblicazione vuole immortalare, attraverso la descrizione per via di immagini, taluni vecchi mestieri svolti in provincia di Sondrio, la cui memoria ci e' parso giusto conservare per i posteri.
Sarebbe interessante fare un censimento degli antichi mestieri, per conoscere quanti ne sono rimasti e quelli ormai dimenticati; e di questi ultimi quelli che potrebbero essere ancora di attualita'.
Potrebbe essere un contributo per alleviare la disoccupazione.
Si scoprirebbe cosi' che fine hanno fatto l'arrotino, lo spazzacamino, il cestaio, il materassaio, il sellaio, il carrettiere, tanto per citare alcune arti meccaniche illiberali, come vengono definiti i mestieri manuali.
Identificheremmo attivita' ancora utili, da valorizzare.
La monografia dell'opera e' curata da quello scrittore che e' riuscito a metter in prosa la poesia di mestieri antichi.
Lo scrittore-poeta e' Giorgio Torelli, acuto di mente, tenero di cuore, divulgatore geniale del bene, del bello, del buono.
Qui e' conosciuto anche per le conferenze tenute nella nostra banca, che sono rimaste impresse.
Gli antichi mestieri sono consequenziali alle prime tappe del cammino dell'uomo, contrassegnate da nomi di metalli - oro, rame, bronzo - sino all'uso del ferro, ma cio' e' avvenuto con il concorso dell'attivita' umana che ha dominato i metalli con aspra falica.
Un grazie al caro amico Torellii, che sapientemente ha troneggiato un'epoca lontana, e un grazie ai bravi fotografi per le immagini piacevoli e imperiture.
Ogni mestiere e' un'arte.
Sondrio, 6 marzo 2004
Piero Melazzini
Presidente della Banca Popolare di Sondrio

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SAPIENZA DELLA MONTAGNA

Autore: VARI

Anno: 2004

25 P.

 

Indice  

P. 2/2

Nessuno quanto la montagna onora l'aria, l'acqua, la terra e il fuoco   di Giorgio Torelli

P. 3/4

Presentazione   di Piero Melazzini

P. 5/5

Il "pezzotto valtellinese"  

P. 6/7

La lavorazione della pietra ollare  

P. 8/9

La coltivazione della vite  

P. 10/11

Il taglio del bosco  

P. 12/13

La filatura della lana  

P. 14/15

La costruzione delle gerle  

P. 16/17

La coltivazione della segale  

P. 18/19

La fienagione  

P. 20/21

La cavatura del granito  

P. 22/23

La lavorazione del latte  

P. 24/25

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