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Cicloturismo - La Val Fontana

 
  1. Scheda
 
  • Zona: Media Valtellina
  • Periodo consigliato:da luglio a ottobre
  • Punto di partenza: Stazione ferroviaria  di Ponte in Valtellina
  • Dislivello:1300 m circa
  • Sviluppo:17 km circa
  • Tempo di percorrenza: 3-4 ore 
  • Cartografia:Carta Escursionistica Kompass 1:50.000 «Bernina-Sondrio»
 

Informazioni locali:

 
Val Fontana
  1. Percorso
 

Percorso

Dalla stazione ferroviaria di Ponte in Valtellina si traversa la SS38 e si imbocca la carrozzabile per Ponte. Si prende quota con un tornante e dopo circa un chilometro e mezzo si giunge ad un grande quadrivio dove sulla destra si nota il bell'edificio cinquecentesco della chiesa della Madonna di Campagna. Poco dopo la chiesa si devia a sinistra imboccando il ripidissimo proseguimento di Via San Carlo e si percorre questa strada che si immette nella Strada Panoramica dei Castelli in corrispondenza della chiesa di San Gregorio. Deviando a destra (indicazioni per Teglio) si passa alle spalle della chiesa e si percorre per un tratto la Strada Panoramica finché, fra i meleti, si incontra la deviazione a sinistra per la Val Fontana e San Bernardo. Seguendo questa carrozzabile, con bella vista sulle prospicienti vette delle Alpi Orobie fra cui spicca il Pizzo di Coca, ci s'innalza fra le coltivazioni. Infine con un ampio tornante si piega verso destra sfilando al limite superiore delle coltivazioni. La strada perde pendenza, lambisce a monte la contrada di San Lorenzo e man mano lascia le aree agricole per entrare nella selva. Questo lungo diagonale termina virtualmente in corrispondenza della trecentesca chiesa di San Rocco 773 m che sorge sulla destra del percorso. Poco dopo si incontra il bivio dove a sinistra si stacca la strada per San Bernardo. Noi proseguiamo invece lungo la strada principale che, a mezza costa, percorre sinuosa la prima parte della Val Fontana. Lambita la frazione di Cevo 1026 m, la strada arriva al ponte di Premelé 1046 m che consente di traversare il torrente di fondovalle per portarsi sul versante opposto. Nei pressi del ponte si trovano le vestigia dell'antica cava di piombo Santa Margherita. Con 11 tornanti fra prati, qualche baita e tratti di bosco si arriva infine al grazioso nucleo di Sant Antonio 1208 m. Superato il paesello, poco dopo la strada diventa sterrata (12 km circa dalla partenza). Si guada il torrente che scende da destra dalla Valle del Combolo e si raggiungono le baite di Campello, dove la vecchia caserma della Guardia di Finanza è stata trasformata nel rifugio privato Massimo Erler. Con andamento quasi pianeggiante il percorso prosegue sul fondovalle per arrivare dapprima nel vasto pascolo del Piano dei Cavalli e terminare infine al margine dei prati dell'Alpe Campiascio 1682 m (5 km di sterrato).

  1. Approfondimento
 

Breve introduzione

Ecco un'altra gita ciclistica che porta in una importante vallata valtellinese e che non è molto nota. Forse la sua principale particolarità consiste nella grande varietà di ambienti e paesaggi che traversa. Si inizia con il trafficato fondovalle per abbandonarlo subito e risalire il conoide formato in millenni dalle esondazioni del Torrente Rogna e oggi quasi completamente coltivato a meleti. La coltivazione delle mele ha, infatti, trovato qui una delle sue zone di massima vocazione in Valtellina assieme a quella fra Tirano e Lovero. In cima al conoide sorge il grosso abitato di Ponte Valtellina, ricco di storia e di testimonianze artistiche di cui abbiamo già diffusamente parlato.
Noi non entreremo nel borgo ma dopo esserci portati a monte di esso lasceremo la zona dei meleti per compiere un lungo diagonale verso Est entrando in Val Fontana. La vallata è una delle più importanti affluenti del versante retico della media Valtellina; ha un andamento molto lineare, da Sud a Nord e solo al suo termine si apre a ventaglio con una regolare testata di monti che culminano nel Pizzo Scalino 3323 m.
I versanti della valle sono piuttosto ripidi e selvaggi; dopo il ponte di Premelé, quello sinistro orografico è solcato da quattro valli minori coronate da cime oscure e rocciose. Il lato destro presenta invece un'unica valle laterale, l'importante Valle Vicima che si origina fra le alte vette della catena Vetta di Ron-Pizzo Painale. La parte conclusiva della Val Fontana termina in un vasto anfiteatro solcato da numerose cascate e piega verso Ovest prendendo il nome di Valle Forame. Alla testa di questa valle sorge il confortevole Rifugio Cederna-Maffina che però non è gestito. Importante per i suoi pascoli ed i boschi, la Val Fontana è stata anche un'importante direttrice di comunicazione con la vicina Val Poschiavo in Svizzera. Molti facili valichi consentono di sconfinare e proprio per questo negli anni immediatamente successici la Seconda Guerra Mondiale, la valle ha conosciuto anche il passaggio di molte carovane di contrabbandieri. La vecchia casermetta della Guardia di Finanza presso Sant Antonio ricorda questo periodo.
Il percorso può essere interrotto poco dopo Sant Antonio (12 km circa su asfalto) oppure, disponendo di una bicicletta con ruote a battistrada lago o di una mountain bike.



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