1987-2017: ricordando l'alluvione e quanto accadde in provincia di Sondrio

Copertina Notiziario n. 45 - Dicembre 1987 Speciale Alluvione

17-19 luglio 1987: la Valtellina è investita da un terribile nubifragio causato da piogge incessanti.

Nella piccola comunità di Tartano, nell'omonima valle sul versante orobico, un'enorme massa d'acqua e fango travolge 11 persone.

Ma è nelle prime ore del 28 luglio che avviene il fatto più tristemente famoso: dal monte Zandila, in Val Pola, proprio sopra l'abitato di Sant'Antonio Morignone, sulla destra idrografica a pochi chilometri a valle della nota località turistica di Bormio, si stacca una frana del volume di circa 30 milioni di m3 che occlude il corso dell'Adda creando un lago della capacità di circa 20 milioni di m3.

L'abitato di Sant'Antonio Morignone, insieme a quello di Aquilone - frazioni di Valdisotto - vengono letteralmente cancellati da quella "fetta" di montagna che incombeva sopra gli stessi  e dalle acque del bacino venutosi a formare.Il drammatico esito di tale situazione fu di 35 vittime - fra cui sette operai giunti in quei paesi per svolgere i lavori di ripristino della SS 38 - e  la morfologia della Valle totalmente e per sempre sconvolta. Una ferita, a testimonianza di quella Natura "matrigna" di leopardiana memoria.

La Banca Popolare di Sondrio, da sempre vicina alla "sua" Gente, decise allora che un numero del suo "ambasciatore"  - il quadrimestrale Notiziario - dovesse dar conto di quella immane tragedia che i propri convalligiani seppero affrontare - e superare - con la consueta terragna e granitica dignità.

Fu così che il numero 45 - Dicembre 1987 del quadrimestrale venne interamente dedicato all'alluvione, per consegnare alla Storia immagini e documenti di un fenomeno che sconvolse la terra della provincia di Sondrio.

Detta edizione è purtroppo andata esaurendosi nel corso di breve tempo. Si è pertanto ritenuto doveroso riproporre, questa volta in versione digitale, Quello "speciale" numero,  per esprimere ancora, a trent'anni dall'evento, la nostra sincera solidarietà che si unisce allo spirito di riconoscenza verso tutti coloro che hanno saputo affrontare, con resilienza ed encomiabile capacità di ripresa, tali avversità.

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