Cicloturismo - Da Novate Mezzola a Chiavenna

Contenuto della pagina: scheda completa del percorso «Da Novate Mezzola a Chiavenna»

  1. Scheda
  2. Percorso
  3. Approfondimento
 
  • Zona: Val Chiavenna
  • Tipo: Escursione cicloturistica
  • Periodo consigliato: da aprile a ottobre
  • Punto di partenza: Stazione ferroviaria di Novate Mezzola
  • Tempo di percorrenza: 3/4 ore andata e ritorno
  • Lunghezza: 16 km solo andata
  • Dislivello: percorso complessivamente pianeggiante
  • Difficoltà: TC (ciclo turistica)
  • Cartografia: Carta Escursionistica Kompass 1:50.000 «Chiavenna-Val Bregaglia»
  • Informazioni locali: Trasporti Regione Lombardia ; Meteo Lombardia
  • NOTA:il percorso può essere unito a quello da Colico a Novate Mezzola
 
 
mappa di Novate Mezzola-Chiavenna

Percorso

Dalla stazione ferroviaria di Novate si traversa la SS36 e la si percorre verso Nord (sinistra) sfruttando il marciapiede per circa 400 finché si giunge all'altezza della locale agenzia della Banca Popolare di Sondrio. Traversata di nuovo la SS36 si imbocca un sottopassaggio (indicazione per Samolaco) con cui si traversa la linea ferroviaria imboccando la Strada Trivulzia (SP2). Pochi metri dopo, in piazzale Al Lago, sulla sinistra si incontra il tracciato ciclabile proveniente da Colico: si procede dritti ancora per poche decine di metri e mentre la SP2 devia a sinistra si entra ancora dritti in Via Giumello (indicazione ciclabile). La strada passa fra case sparse puntando verso la massa rocciosa del Monte Berlinghera che domina verso Nord-ovest e poi passa in una strettoia fra le case procedendo poi su terreno sempre più aperto e verdeggiante. Dopo questo lungo tratto il percorso inizia a piegare gradualmente verso Nord avvicinandosi alle sponde della Mera presso. A un evidente bivio si prende a sinistra e poi di un impianto per l'escavazione e la lavorazione della ghiaia fluviale si compie una S riprendendo verso Nord. A sinistra sfilano prati e terreni coltivati mentre sulla destra la boscaglia ripariale è interrotta da un altro grande impianto di lavorazione della ghiaia. Poco dopo la ciclabile corre stretta fra la SP2 e il fiume fino al ponte con cui la Trivulzia si porta sulla destra orografica. Noi proseguiamo invece dritti per circa 3 km fin a un altro ponte con cui la SP2 si riporta sul nostro lato. Ora la ciclabile raggiunge l'area industriale di Gordona che si lambisce tenendola a destra e sempre lungo la sponda del fiume raggiunge il terzo ponte della Strada Trivulzia; sulla sinistra l'antica Torre del Signame svetta sulle nostre teste. Si sale su di esso e si traversa il corso d'acqua, per poi abbandonare la carrozzabile subito dopo, deviando a destra (indicazione). Con bellissima pedalata fra macchie di selva e ampie radure percorriamo ora il piede del conoide di deiezione di Gordona e quindi la zona agricola di Mese finche dopo circa 3,3 km si giunge a un ponticello con cui è possibile traversare nuovamente la Mera giungendo alle porte di Chiavenna entrando nella stretta e lunga Via Raschi che porta nel cuore dell'abitato di cui è ovviamente consigliata una visita.

Approfondimento

Questa gita ciclo turistica può considerarsi anche come il proseguimento di quella descritta in un altro itinerario, da Colico a Novate Mezzola e in questo caso il suo sviluppo si raddoppia, così come il tempo richiesto. Tuttavia già presa a sé si tratta di una bellissima escursione adatta a tutti e senza grosso impegno. Il percorso si sviluppa lungo il verdeggiante fondovalle tenendosi lungo la sponda sinistra orografica del fiume Mera e traversandolo pochi chilometri prima di Chiavenna all'altezza di Gordona, per poi tornare sulla sponda opposta solo prima di entrare nella cittadina, capoluogo della valle. Come sempre, facciamo partire la gita dalla stazione ferroviaria, fedeli al nostro impegno di favorire anche metodi di accesso ai percorsi alternativi all'auto. Novate è una località importante per escursionisti e ciclisti. I primi, in particolare hanno qui il punto di partenza per la meravigliosa Val Codera, una delle poche vallate alpine ancora rimaste senza strada carrozzabile di accesso, ricca di testimonianze storiche e naturalistiche. Particolarmente impressionanti sono nel primo tratto le vedute sul versante meridionale del Pizzo di Prata, il Pizzone per quelli di Chiavenna. Si tratta di un'alta parete di 2500 metri di dislivello, solcata da alcuni impressionanti valloni e da forre minori che ne fanno un autentico dedalo di rocce e vegetazione sospesa degno di un racconto gotico. Dopo Novate e prima del ponte di Gordona, si traversa per due volte la Strada Trivulzia in corrispondenza di due ponti sulla Mera. La carrozzabile si tiene, infatti, per un po' sotto le pendici della destra orografica di Valchiavenna passando i borghi di Era, Nogaredo e San Pietro formanti il Comune di Samolaco (dal latino Summo laco, perché fin qui giungeva il Lario ancora in epoca romana). Fra San Pietro e Gordona, guardando sulla sinistra si noterà l'emergenza granitica in gran parte coperta dalla vegetazione al cui sommo svetta l'antica Torre del Signame, punto di osservazione e controllo di tutto questo settore della valle nel Medio Evo.
Da Gordona fino a Chiavenna, come accennato, il percorso si snoda sulla destra della Mera. Gordona è un po' fuori dalla nostra direttrice e per arrivarci occorre portarsi sulla Trivulzia affrontare una breve salita. Il paese è molto antico e sorge allo sbocco della importante Val Bodengo, tramite la quale si può accedere alla Mesolcina. Il tratto finale della valle, incassato in una profonda forra percorsa dal torrente Boggia, è diventato in questi anni il paradiso degli amanti del canyoning.

  • Dalla ciclabile sguardo verso la Torre del Signame
  • Il fondovalle della Valchiavenna nel tratto fra Gordona e Chiavenna
  • La chiesa di Mese
  • Il Pizzo di Prata e il fondovalle percorso dalla ciclabile
  • Il chiostro della chiesa di San Lorenzo in Chiavenna
  • Il Castello di Chiavenna