Cicloturismo - Olmo, San Bernardo e Scanabecco, antichi paesi della Val San Giacomo

Contenuto della pagina: scheda completa del percorso «Olmo, San Bernardo e Scanabecco, antichi paesi della Val San Giacomo»

  1. Scheda
  2. Percorso
  3. Approfondimento
 
  • Zona: Val Chiavenna
  • Periodo consigliato:da maggio a ottobre.
  • Punto di partenza: Stazione ferroviaria di Chiavenna.
  • Dislivello:922 m.
  • Difficoltà: ciclabilità 100%; pendenza massima: 12%; pendenza media: 7%.
  • Sviluppo:13,6 km.
  • Cartografia: Carta Escursionistica Kompass 1:50.000 «Chiavenna-Val Bregaglia».
  • Informazioni locali:Trasporti regionali
  • Meteo
 
 
 
mappa Chiavenna-Scanabecco
Mappa

Percorso

Dalla Stazione FS di Chiavenna si imbocca sulla sinistra Viale Risorgimento e lo si percorre fino alla rotonda dove da sinistra giunge la SS36 dello Spluga. Si volge a destra imboccando la seconda uscita e si percorre il lungo della SS36 fino ad un'altra rotonda ove, oltre alla SS36, confluiscono la Provinciale "Trivulzia" e la SS37 del Passo del Maloja. Imboccando la terza uscita si prosegue sulla SS36 in direzione del Passo dello Spluga transitando lungo la periferia occidentale di Chiavenna. Poco dopo inizia la salita che porta nella frazione di Bette (1,6 km dalla Stazione FS) e dopo un altro chilometro entra decisamente in Val San Giacomo percorrendone la sinistra orografica. Dopo circa un chilometro e mezzo, superata una prima serie di quattro tornanti, si incontra sulla sinistra la deviazione per Olmo e San Bernado. Imboccata detta strada, si traversa il Liro, il torrente della Val San Giacomo, su un ponte e si prosegue lungo la carrareccia che si fa più stretta ed entra fra le case di Motta San Guglielmo, frazione di San Giacomo Filippo. Poco dopo si giunge ad un primo tornante cui segue un lunghissimo tratto a mezza costa che sale abbastanza regolarmente per circa un chilometro, portando all'inizio di una nuova serie di ben 17 tornanti che permette di guadagnare quota abbastanza rapidamente e quasi sempre rinfrescati dall'ombra del bosco. In questo tratto vi sono alcune impennate che superano il 10%, ma in genere si può dire che l'ascesa si svolge con buona regolarità e con una media attorno all'8%. Al termine dei tornanti la strada inizia a puntare verso Nord e, lambita la frazione di Motta, prosegue quasi pianeggiante entrando nel paese di Olmo, caratterizzato dalla bianca chiesa dedicata alla SS. Trinità. Sempre pianeggiante il percorso rientra nei boschi e traversa la bassa Valle del Drogo lambendo il grande edifico di una centrale idroelettrica, alimentata che dalle acque del soprastante bacino del Truzzo, posta sul versante opposto. Poco dopo la centrale, oltre due tornanti si entra in San Bernardo e a questo punto la salita riprende più decisa, innalzandosi con otto tornanti e presentando qualche ripido strappo che giunge fino al 12%. Traversate le case della località Martinone, si giunge all'ultimo tonante ove sulla sinistra si diparte la breve strada che entra nella parte superiore della Valle del Drogo. Noi proseguiamo sul tracciato principale giungendo in breve nel bellissimo borgo di Scanabecco che, forse più degli altri, merita un'attenta visita.






Breve introduzione

A fine stagione perché si è stanchi di tante giornate sulla bicicletta o ad inizio estate per iniziare, la Valtellina e la Valchiavenna offrono decine di percorsi affascinanti e mediamente impegnativi. E' il caso del semplice itinerario decritto di seguito che porta a visitare tre caratteristici paesi posti all'imbocco della soglia superiore della Valle del Drogo, confluente nella Val San Giacomo o Valle dello Spluga da Ovest. Come detto la salita non riserva particolari contenuti sportivi, invece è ricca di notevoli spunti turistici, ad iniziare dall'attraversamento di Chiavenna, importante e storico centro posto alla confluenza fra la Val Bregaglia e la Val San Giacomo, antiche direttrici viarie verso l'Engadina e la Mitteleuropa. Lungo il tragitto si avrà modo di "assaggiare" anche il primo tratto della classica ciclistica che conduce al Passo dello Spluga. Poi la salita si svolge fra fitte selve che nascondono gran parte del panorama finché non si raggiunge la parte alta del percorso, ove si godono begli scorci su Chiavenna e sul versante opposto della Val San Giacomo, mentre compaiono imponenti vette granitiche come il Pizzo di Prata e il Pizzo Badile. La strada giunge infine nel paese di Olmo e poco dopo in quello di San Bernardo, per concludersi a Scanabecco; tre piccoli villaggi la cui architettura e gestione sembrano ricordare più la Svizzera che l'Italia. La cosa si spiega ricordando che questi villaggi sorgono su un'antica via di comunicazione con la vicina Confederazione, una via che sicuramente risale ad epoche remote, forse precedenti l'arrivo della romanità fra questa valli.


  • vista su San Bernardo e Scanabecco durante la salita. E' visibile anche il grande edifico della centrale del Truzzo
  • vista su Chiavenna dominata dal Pizzo di Prata.
  • Olmo, chiesa della SS. Trinità.
  • Il paese di Olmo.
  • L'antichissima chiesa di San Bernardo (1100) nell'omonimo villaggio.
  • Una delle bellissime fontane granitiche che abbelliscono le vie di Olmo, Scanabecco e San Bernardo.
  • La chiesa di San Rocco a Scanabecco.
  • Sul prospicente versante della Val San Giacomo, l'abitato sospeso di Dalò e alle sue spalle il Pizzo Badile.