Escursioni - I rifugi della Val Malga

Contenuto della pagina: scheda completa del percorso «I rifugi della Val Malga»

  1. Scheda
  2. Percorso
  3. Approfondimento
 
  • Zona: Valcamonica
  • Tipo: Escursione
  • Sigla: E-119
  • Periodo consigliato: estate-autunno
  • Tempo di percorrenza: 6-7 ore. Rifugio gestito sul percorso
  • Partenza: Ponte del Guat 1528 m, in Val Malga
  • Dislivello: 922 m
  • Difficoltà: EE (Escursionistica per Esperti)
  • Guide e carte: Carta Escursionistica Kompass 1:50.000 n° 94 «Edolo-Aprica»
 


 
mappa di I rifugi della Val Malga

Percorso

Nota sul punto di partenza: Ponte del Guat 1528 m, in Val Malga. La località si raggiunge da Sonico staccandosi dalla SS della Valle Camonica per raggiungere il paesino di Rino e poi procedere verso Garda. Poco prima di questo villaggio si devia a sinistra entrando nella Valle Malga. La stretta carrozzabile percorre dapprima la sinistra orografica della valle e poi si porta sul versante opposto fino in località Ponte del Guat ove riattraversa il torrente di fondovalle per proseguire fino a Malga Premassone. Poco dopo il Ponte del Guat è consigliabile lasciare l'auto.


Dal Ponte del Guat si procede lungo la sterrata che, seguendo la sinistra orografica della valle, giunge in lieve salita presso Malga Premassone. Si supera la malga seguendo la sterrata, che riattraversa il torrente, abbandonandola poco dopo per imboccare un sentierino che si stacca sulla sinistra (cartelli escursionistici). Il sentiero sale con numerosi tornanti nel bosco e sbuca presso gli edifici della stazione intermedia della funivia di servizio degli impianti idroelettrici. Entrando nella Valle Baitone, la salita prosegue portandosi man mano fuori dal bosco. Lasciata a destra la deviazione per Malga Baitone, si risalgono ripidi pascoli e dopo un breve tratto roccioso si giunge sul dosso che si affaccia sugli impianti idroelettrici e sul lago artificiale del Baitone. Una leggera discesa porta all'inizio della lunga traversata che costeggia la sponda occidentale del lago per entrare poi in un'ampia valle prativa. Dopo un tratto abbastanza agevole, un'ultima serie di tornanti porta sul panoramico dosso dove sorge il Rifugio Tonolini. Da qui si scende seguendo il sentiero (segnavia n° 1 Alta Via dell'Adamello) lungo la sponda sinistra orografica della Valle Baitone e, tenendosi alto, costeggia la sponda orientale del Lago Baitone, per poi scendere al ben visibile grande edificio giallo del Rifugio Baitone che sorge nei pressi del muraglione della diga. Lambito il rifugio si scende per una stradina di servizio ad altri edifici sottostanti, fino ad un bivio ove le evidenti segnalazioni ci indicano di prendere a sinistra. Inizia ora la lunga ed esposta traversata delle pendici meridionali del Corno del Lago che presenta alcuni passaggi emozionanti e suggestivi come quello del "Passo del Gatto" (corde fisse e corrimano). Superato questo tratto si entra definitivamente nella Val Miller e si prosegue su terreno sempre più facile ed aperto, percorrendo pascoli sassosi in direzione Sud-est; dopo una leggera, ma continua salita scendiamo finalmente nell'ampia conca alpestre che ospita il laghetto artificiale presso le cui sponde sorge il Rifugio Gnutti. Dal rifugio si scende verso Ovest, tenendo il versante sinistro orografico della Val Miller lungo pascoli abbandonati e paludosi, lambendo i ruderi della Malga Miller. Con scomodo quanto faticoso percorso si avanza lungamente in falsopiano fino a raggiungere la soglia sospesa della valle dove il sentiero precipita letteralmente a valle lungo le cosiddette "Scale del Miller", al cui termine si prosegue con minore pendenza fino a Malga Frino 1695 m. Da qui, in pochi minuti, sempre sulla sinistra orografica della valle ci si ricollega alla strada sterrata poco prima di Malga Premassone.

Un po' di geografia

La Val Malga è la prima importante confluente della Val Camonica a Sud di Edolo, tuttavia il suo imbocco stretto e boscoso quasi sfugge alla vista di chi corre veloce sulla carrozzabile. Le bellezze che si celano più in alto sono insospettabili, fatte di grandi spazi alpestri di bacini lacustri e di grandi vette.
Dopo un primo tratto profondamente incassato, nei pressi della Malga Premassone la vallata si divide in due rami con alte soglie sospese. A Nord sale la Valle del Baitone il cui circo sommitale è dominato dal Corno Baitone 3330 m, magnifica e panoramica vetta.
Verso Est si addentra invece la Val Miller che, dopo un ripidissimo gradino di escavazione glaciale, prosegue quasi pianeggiante e ridente verso le grigie pareti rocciose della sua testata, fra cui spicca la massiccia mole del Corno Miller 3373 m, con il suo roccioso versante Ovest. Alla sua sinistra, dopo lo stretto vallone che porta al Passo dell'Adamello 3240 m, occupato in alto dai ghiacci che debordano dal grande ghiacciaio del Pian di Neve spiccano la Cima del Laghetto e poco più a Nord sbuca la vetta dell'Adamello 3539 m, il signore di queste vallate.
Il Corno Miller è di certo una delle più importanti vette del massiccio e sulle sue alte pareti si trovano interessanti scalate su roccia.
Il toponimo Miller, riferito sia alla vetta sia alla sottostante vallata, è di incerta origine e secondo alcuni si riferisce al termine dialettale mill che significa nibbio.

I rifugi degli eroi

Molti rifugi dell'Adamello sono dedicati a eroi caduti durante le guerre sostenute dal nostro Paese, in particolare la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Il rifugio della Val Baitone è dedicato a Franco Tonolini, uno dei maggiori esploratori del massiccio adamellino. Nato a Breno nel 1880 e laureato al Politecnico di Milano, Tonolini si dedicò con passione all'alpinismo aprendo numerose vie nuove e allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, prese servizio nel V° Reggimento Alpini. Come Capitano della 137a compagnia partecipò alla presa di Montagnola di Valdobbiadene, importante episodio che segnò l'inizio della riscossa italiana sul fronte del Piave. In questo evento bellico il Tonolini perse la vita e per il suo eroismo fu decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria.
Anche il rifugio Gnutti, in Val Miller, ricorda un altro eroe, questa volta della Seconda Guerra Mondiale. Nato nel 1916 a Lumezzane (Brescia), Serafino Gnutti era ?Sottotenente di complemento del ?6° Reggimento Alpini?, Battaglione "Val Chiese". Il 21 gennaio 1941, durante il disastroso attacco italiano alla Grecia, al comando di uno dei plotoni messi a protezione del fianco scoperto dello schieramento del Corpo d'Armata in ritirata, Gnutti si trovò circondato dai nemici. Ferito per ben due volte durante la tenace resistenza riusciva ancora ad incitare i suoi uomini sino a che un terzo colpo gli fu fatale.
Anche Gnutti fu insignito di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria.

  • AllÂ'uscita del bosco compaiono gli edifici degli impianti idroelettrici del Baitone.
  • Si inizia la lunga traversata che costeggia il Lago Baitone.
  • Il grazioso ed accogliente rifugio Tonolini.
  • Poco a valle del rifugio Tonolini, sul sentiero che dirige verso il rifugio Gnutti.
  • Sotto il rifugio Baitone e le costruzioni presso il lago omonimo.
  • Il Passo del gatto, ardito passaggio verso la Val Miller.
  • Il rifugio Gnutti base per gite ed ascensioni importanti nella Val Miller.
  • Le granitiche cime alla testata della valle, in bella evidenza il Corno Miller.