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Escursioni - L'anello di Rocca Susella

 
  1. Scheda
 
  • Zona: Altre aree
  • Tipo: Escursione
  • Sigla: E-135
  • Periodo consigliato: primavera-autunno
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Partenza: Pieve di San Zaccaria 230 m. L'edificio è posto a circa 3 chilometri da Godiasco sul lato sinistro della carrozzabile che percorre verso Est la valle del Torrente Ardivestra.
  • Dislivello: 349 m
  • Difficoltà: T (Turistica)
  • Bibliografia: Greppi P., L'Oltrepo Pavese collinare e montano, TEP Piacenza, 2000; Pireddu G., Appennino Pavese da Varzi a Bobbio, Studio Cartografico Italiano, Genova
  • Guide e carte: IGM 1:25.000 Fg. 178/IV «Voghera»
 

Informazioni locali:
Provincia di Pavia - http://www.provincia.pv.it; CM Oltrepo Pavese - http://www.comunitamontanaoltrepo.it; Portale Oltrepo Pavese - http://www.oltrepopavese.com

 
mappa di L'anello di Rocca Susella
  1. Percorso
 

Percorso

Da San Zaccaria seguiamo la stradina asfaltata che porta in breve al piccolo nucleo Stallara che conserva ancora il bell'impianto architettonico originale. Da qui si prosegue su un agevole tratturo che con lenta salita si inoltra nel vallone calanchivo alle spalle del paesino. Traversato il fondovalle, percorso da un piccolo rio, si passa ai piedi di una bassa falesia rocciosa e si raggiunge un colle che si apre sul crinale spartiacque a Est del vicino Monte Lupo 505 m, dove si intercetta una strada più larga. A questo punto si piega a destra e dopo pochi metri si incontra una cappelletta. Si continua in leggera salita su buona strada sterrata, lambendo da lontano le ben visibili Case Alemanno, che occupano l'omonimo poggio sulla destra.
Poco avanti si arriva all'oratorio di S. Rocco, edificio seicentesco fortunatamente recuperato per opera degli Alpini locali. Si va a sinistra (a destra una bretellina di collegamento porta a Susella) proseguendo sul crinale boscoso che separa la Valle Ardivestra dalla Valle Rile di Retorbido. Con belle vedute (interessanti anche i fenomeni di erosione delle rocce affioranti) si arriva nei pressi di una casa che sorge sulla sinistra del tracciato. A destra una adagiata ed embricata placca calcarea porta facilmente sul ciglio degli Orridi di Rocca Susella (Attenzione! Non avvicinarsi troppo al precipizio); tornati sulla strada la si percorre finché scende ad immettersi nella carrozzabile asfaltata in corrispondenza del Passo Crocetta. Si va ora verso destra e si scende lasciando poco dopo una prima deviazione a destra che porterebbe a Susella. Si continua a perdere quota sulla carrozzabile lasciando una seconda deviazione a destra per Susella, e poco dopo si passano le case di Ca Bussolini oltre le quali, con un tornante, si entra in San Paolo.
Subito si abbandona la strada principale e si prende il rettilineo che traversa il borgo.
Ad una cappellina si prende a sinistra, si entra su un piccolo slargo e si prosegue (cartello giallo) imboccando un tratturo che s'infila in discesa nel bosco e poco dopo giunge nei campi sovrastanti la carrozzabile della Valle Ardivestra. Puntando alle cascine sottostanti si percorre un crinale (evitare una invitante deviazione a destra) costeggiando sulla destra un campo e poco dopo si arriva sull'asfalto. Piegando ancora a destra si percorre la strada per circa un chilometro fino a San Zaccaria.

  1. Approfondimento
 

Natura e storia nel cuore dell'Oltrepo Pavese

Il percorso anulare di Rocca Susella è sicuramente una facile passeggiata in ambiente sereno e riposante che si svolge interamente su stradine sterrate ed in parte su asfalto. Purtroppo sul percorso non si trova acqua; è quindi bene averne una scorta anche se, data la brevità del cammino si può farne a meno per ristorarsi lungo il tragitto a Stallara, a Ca Bussolini o a San Paolo.

San Zaccaria

La nostra gita prende la mosse dalla bella e antica chiesa di San Zaccaria, l'unico edificio romanico dell'Oltrepo, che sorge a lato della carrozzabile e presso cui si può trovare parcheggio. Il grande edificio sacro risale ad un periodo compreso fra il 1100 ed il 1150 e, probabilmente, fu costruito per opera dei "maestri comacini", esperti architetti e abili lavoratori della pietra. Le linee semplici e sobrie, tipiche dello stile architettonico del tempo, non tolgono nulla all'imponenza della costruzione anche se, purtroppo, ciò che oggi è visibile rende solo parzialmente giustizia all'importanza che la chiesa ebbe nel periodo del suo massimo splendore.
Delle tre navate, quella di sinistra si conserva solo in parte e delle tre absidi originarie manca quella di destra. I capitelli in arenaria, con fiere in lotta fra loro, teste umane e l'immagine di una sirena a due code, ricordano i capitelli della Basilica di San Michele in Pavia.
Citata per la prima volta in un documento del 1164, la Pieve di San Zaccaria è nominata in una successiva bolla di Papa Innocenzo III risalente al 1198, primo anno del suo pontificato. Per secoli la chiesa fu il punto di riferimento religioso della Valle Ardivestra e di un vasto territorio comprendente, fino al 1700, le Parrocchie di Sant Eusebio, Montesegale, Sanguignano, San Giovanni di Piumesana, Groppo, Susella e Godiasco. Nel 1820 la Pieve fu ridotta a semplice Parrocchia, pur conservando il titolo di Arcipretura e nei decenni successivi perse sempre più importanza per essere in pratica sconsacrata ed adibita ad usi agricoli. Resistendo all'oblio, soltanto una piccola cappella rimase adibita al culto finché, negli anni '70 del secolo scorso, non si effettuarono le prime opere di restauro, a detta di molti, condotte in modo molto maldestro. Purtroppo l'arenaria e il laterizio che compongono la struttura sono soggetti a facile deperimento e quindi, nel 2007, In considerazione del grave stato di degrado della chiesa, si rendevano necessarie nuove opere di restauro. Per trovare i necessari finanziamenti fu costituito un comitato "Per la Pieve di San Zaccaria" che ha organizzato fra le antiche mura numerose iniziative culturali.

Gli Orridi

Sul crinale spartiacque della destra orografica della valle Ardivestra, poco a Nord di Susella, il cammino ci porta sul ciglione di una lunga falesia dal quale si godono belle vedute panoramiche sulla vallata e i borghi circostanti. Queste formazioni rocciose fanno parte del complesso sistema di stratificazioni che caratterizza il settore collinare e montando dell'Oltrepo. In questo caso si tratta prevalentemente di conglomerati, noti come "Conglomerati di Cassano Spinola", risalenti al periodo miocenico superiore. Nei pressi dell'Oratorio di San Rocco, tali formazioni sono a loro volta ricoperte da uno strato di rocce arenaceo sabbiose di origine fluviale che in alcuni punti si presenta eroso in forme bizzarre.

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