Sci alpinismo - Piz Grevasalvas 2932m - Piz Lunghin 2780m

Contenuto della pagina: scheda completa del percorso «Piz Grevasalvas 2932m - Piz Lunghin 2780m»

  1. Scheda
  2. Percorso
  3. Approfondimento
 
  • Zona: Engadina
  • Tipo: Sci alpinismo
  • Sigla: S55
  • Periodo consigliato: inverno
  • Punto di partenza: Plaun da Lej 1800 m (Passo del Maloja - Svizzera). Plaun da Lej è raggiungibile da Colico percorrendo la S.S. 36 fino a Chiavenna, poi lungo la Val Bregaglia (confine elvetico) fino al Passo del Maloja; proseguendo per altri 4 km circa si arriva al parcheggio di fronte alla piccola frazione di Plaun da Lej (58 km da Colico; fermata trasporti pubblici)
  • Tempo di percorrenza: 3.30 ore per ciascuno degli itinerari
  • Esposizione: Sud-est, poi Nord-est
  • Dislivello: 1132 m Piz Grevasalvas; 1000 m Piz Lunghin
  • Difficoltà: MSA (Medio sciatore alpinista)
  • Bibligrafia: Miotti G. e Selvetti C.: "282 itinerari di scialpinismo fra alto Lario ed Engadina" - Guide dalle Guide 1998; Scanavino F. Gansser F. "Scialpinismo in Svizzera - 411 itinerari " CAS 2005
  • Cartografia: Carta Nazionale della Svizzera 1:25.000 n. 1276 «Val Bregaglia»; Carta Nazionale della Svizzera 1:50.000 con itinerari sciistici n. 268 S «Julierpass»
  • Informazioni locali: REGA (soccorso aereo svizzero) Numeri d'allarme. In Svizzera: 1414 Dall'estero: +41 333 333 333.
 


 
mappa di Piz Grevasalvas 2932m - Piz Lunghin 2780m

I percorsi

Da Plaun da Lej 1800 m, calzati gli sci, si imbocca una stradetta alle spalle delle case che sale nel bosco con alcuni tornanti fino ad un bivio presso un ponticello. Prendendo a destra, superato qualche ulteriore tornante fuori dal bosco, si raggiunge l'incantevole alpeggio di Grevasalvas 1941 m, placidamente adagiato in una conca ai piedi delle pareti del Piz Lagrev. Si prosegue verso sinistra (Ovest), per pendii più ripidi e alcuni grandi dossi, fino a ritrovarsi su un terrazzamento pressoché pianeggiante ad una quota di circa 2300 metri, dal quale si imbocca un ampio avvallamento orientato verso Sud-ovest e limitato, a meridione, da un caratteristico dosso quotato 2482 m.

Per il Piz Grevasalvas si percorre il bordo destro dell'avvallamento per poche centinaia di metri, fino ad imboccare un passaggio che permette di volgere a Nord e portarsi ad un secondo pianoro, in parte occupato dal Lej Nair 2456 m. Giunti alla base di verticali pareti granitiche, si piega nuovamente a sinistra (Ovest), per accedere finalmente all'ampio pendio sommitale del Piz Grevasalvas 2932 m, la cui vetta viene raggiunta sci ai piedi. La discesa avviene per lo stesso itinerario, prestando attenzione al pendio sommitale che, salvo attraverso il passaggio utilizzato in salita, risulta interrotto da una compatta fascia di rocce. Con un buon allenamento, il Grevasalvas può essere concatenato al Piz Lunghin seguendo l'itinerario qui di seguito illustrato.

Per il Piz Lunghin si percorre il grande avvallamento precedentemente descritto fino ad una modesta selletta quotata 2550 m, e situata ai piedi delle suggestive pareti del Piz Grevasalvas. Con un breve traverso in leggera discesa si raggiunge il Lej dal Lunghin 2484 m e, dalla sua sponda meridionale (cartello escursionistico), si sale lentamente con percorso a semicerchio lungo la vallata lasciando a destra l'ampio Pass Lunghin 2645 m fino a portarsi, superato l'ultimo pendio decisamente più ripido, sulla cresta Ovest della montagna. Lasciati gli sci, si prosegue tenendosi pochi metri a sinistra (Nord) del filo di cresta fino a toccare la vetta slanciata del Piz Lunghin 2780 m. Il panorama è ampio sui laghi dell'Engadina, sovrastati dai colossi ghiacciati del Bernina, e sulla Val Bregaglia, coronata da innumerevoli vette tra le quali spicca l'immensa parete Nord-est del Pizzo Badile.

La discesa può avvenire per l'itinerario di salita, ma generalmente è più interessante puntare direttamente alla frazione Cadlägh 1801 m di Maloja (sconsigliabile, però, con cattiva visibilità); in questo caso ci si sarà organizzati in modo da poter ritornare a recuperare l'auto lasciata a Plaun da Lej, con un secondo veicolo, in autostop oppure usufruendo del servizio postale. Per questa variante, che naturalmente può essere seguita anche in senso inverso salendo direttamente da Maloja, ritornati al Lej dal Lunghin 2484 m si volge a Sud per scendere in un grande anfiteatro dal fondo pianeggiante.

Usciti dall'anfiteatro tenendosi a sinistra del suo tratto pianeggiante si piega nuovamente a destra (Sud), sciando lungo pendii dalla pendenza più sostenuta, in direzione del Passo del Maloja. Giunti a monte di una piccola stazione meteorologica automatica, generalmente in presenza di tracce, bisogna assolutamente cominciare a traversare a sinistra (Est) per evitare gli insidiosi strapiombi sottostanti. All'altezza del grande albergo Maloja Palace si ricomincia a scendere, cercando cautamente il passaggio tra le rocce, fino ad abbassarsi alle case di Cadlägh 1801 m, piccola frazione di Maloja.

Il Piz Lunghin come nodo geografico

Il Piz Lunghin, con i suoi 2780 metri sul livello del mare, non è certo una delle vette più elevate delle Alpi, né una delle più famose; eppure occupa una posizione geografica importantissima. È l'unica vetta della catena alpina ad essere contemporaneamente lo spartiacque dei tre grandi bacini idrografici europei: Danubio, Po e Reno. Il torrente En scende a Nord-est della vetta e, dopo essersi allargato nel modesto Lej dal Lunghin, torna torrente, per tuffarsi nel grande Lej da Segl (Sils). La Sela, il corso d'acqua che unisce questo a tutti i laghi dell'Alta Engadina, oltre Celerina genera il fiume Inn (En in Romancio), che si getterà nel Danubio presso Passavia e, dopo aver bagnato Svizzera, Austria, Germania, Slovacchia, Ungheria, Serbia, Bulgaria e Romania, con quasi tremila chilometri di percorso, si tufferà nel Mar Nero. Le acque del versante meridionale del Lunghin, invece, pur non formando un vero e proprio corso d'acqua uniforme, ma molti ruscelli stagionali, vanno ad alimentare il torrente Maira, che bagna la Val Bregaglia. Dopo aver attraversato il confine svizzero-italiano, la Maira confluisce con il torrente Liro all'altezza della cittadina di Chiavenna e da qui prosegue verso Sud col nome di Mera. La Mera si immette poi nel Lago di Como, dal quale l'Adda, e successivamente il Po, convoglieranno il pur modesto contributo del Piz Lunghin nel Mare Adriatico. Le acque che si originano dal versante occidentale del Lunghin, infine, scendono verso Nord-ovest e affluendo in torrenti sempre più grandi vanno ad immettersi nel Reno Posteriore, il quale, poco prima di Coira, si unirà con il Reno Anteriore a formare quello che, sotto il profilo economico, è il più importante fiume europeo. Il Reno segna per alcune decine di chilometri il confine con Liechenstein e Austria, si apre nell'immenso Lago di Costanza per poi abbandonare la Svizzera. Il grande fiume diventa poi confine tra Germania e Francia traversando le regioni dell'Alsazia e della Renania. Bagna importanti città quali Basilea (dove diviene navigabile), Strasburgo, Bonn, Colonia, Düsseldorf. Irriga le vaste pianure del nord e sfocia nel Mare del Nord presso l'importante porto olandese di Rotterdam. Ancora una volta si osserva come le Alpi non vadano pensate esclusivamente come risorsa turistica da sfruttare e, per contro, come grosso ostacolo geografico ai transiti commerciali ma anche come un'enorme fonte di vita, preziosissima risorsa da salvaguardare nella sua integrità.

  • Le baite di Grevasalvas, situate in una conca ai piedi del Piz Lagrev.
  • Ancora le baite di Grevasalvas.
  • Il villaggio di Maloja d'inverno.