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Sci alpinismo - Pizzo Varuna

 
  1. Scheda
 
  • Zona: Val Poschiavo-Engadina
  • Tipo: Sci alpinismo
  • Sigla: S35
  • Periodo consigliato: marzo-aprile
  • Punto di partenza: Alp Grüm 2091 m. il migliore accesso, per chi provenga dall'Italia, è quello da Milano tramite la SS36 dello Spluga fino a Colico e, quindi, seguendo la SS 38 dello Stelvio. Il treno della Ferrovia Retica parte da Tirano, ma è forse più conveniente prenderlo già in territorio elvetico, alle stazioni di Campocologno o di Poschiavo
  • Esposizione: NE - N
  • Tempo di percorrenza: 7-8 ore
  • Dislivello: 1530 m + 170 m c. al ritorno
  • Difficoltà: OSA (Ottimo sciatore alpinista) Percorso di lunga lena che richiede un buon allenamento e condizioni nivo-meteorologiche di assoluta sicurezza e buona esperienza di alta montagna e progressione su ghiacciaio
  • Bibliografia: Miotti G. e Selvetti C.: "282 itinerari di scialpinismo fra alto Lario ed Engadina" - Guide dalle Guide 1998
  • Carografia: Carta Nazionale Svizzera 1:50.000 «Berninapass» o «Passo del Bernina»; 1:25.000 «La Rösa"
  • Informazioni locali:  Ente Turistico di Valposchiavo (tel. 0041-81-8440571 - fax. 0041-81-8441027);
  • Ferrovie Retiche
  • Bollettino nivometeorologico
  • Meteo svizzero
  • REGA (soccorso aereo svizzero)  Numeri d'allarme. In Svizzera: 1414 Dall'estero: +41 333 333 333.
 


 
mappa di Pizzo Varuna
  1. Percorso
 

Itinerario: Pizzo Varuna, sentinella del Bernina

Dall'Alpe Grüm 2091 m scendere al Lago da Palù (Alpe Palù) 1923 m e percorrere il fondovalle verso Ovest tenendone la sponda destra idrografica. Giunti ai piedi della bastionata rocciosa che sbarra la valle si imbocca, sulla sinistra, un ripido valloncello che permette di portarsi al di sopra di essa e di raggiungere il terrazzo morenico soprastante (il terrazzo morenico può essere raggiunto anche salendo i ripidi pendii del versante opposto della valle, seguendo in pratica il percorso estivo di accesso al Vadret da Palù. Occorrono però condizioni di assestamento dei pendii assolutamente sicure).

Si attraversa verso destra (Nord-ovest), portandosi sul versante opposto e si compie un graduale arco di cerchio verso sinistra per aggirare e superare la barriera rocciosa che sostiene la seraccata del Vadret da Palù. Si piega ora verso Sud mettendo piede sul ghiacciaio e lo si percorre puntando agli affioramenti rocciosi situati al suo centro. Si supera questo settore abbastanza crepacciato di volta in volta ove più conveniente: solitamente a destra. Verso i 3150 m, un centinaio di metri di dislivello sotto il Passo Gembré, deviare verso Sud-est puntando all'evidente sella situata tra la vetta del Piz Varuna, a sinistra e la Quota 3419 m, a destra.

Lasciati gli sci alla base della paretina che precede la sella, si prosegue a piedi raggiungendo il crinale che si percorre verso sinistra (Est) fino alla cima.

Gita di consolazione  sul CURNASEL 2808 m

Punto di partenza:     Alp Grüm 2091 m
Esposizione:     E - SSE
Dislivello in salita: 884 m +170 m c. al ritorno
Difficoltà: MS
Tempo complessivo: 5 - 5.30 ore

Dall'Alp Grüm 2091 m scendere al Lagh da Palù (Alpe Palù) 1923 m, e percorrere il fondovalle verso Ovest tenendone la sponda destra idrografica. Giunti ai piedi della bastionata rocciosa che sbarra la valle s'imbocca sulla sinistra un ripido valloncello, la Val da Canton, che dopo circa 200 metri di dislivello si allarga. Proseguire nella valle che termina nella conca morenica del Canton il cui fondo è occupato dal piccolo Lagh da Canton. Traversare la conca verso Sud-est per risalire i pendii del versante Nord-ovest del Curnasel raggiungendo facilmente la cima.

Nota: nella cartina annessa sono riportati tutti i percorsi possibili.

  1. Approfondimento
 

Scialpinismo con il Trenino rosso

Per iniziare questa gita scialpinistica ci serviremo del rosso trenino delle Ferrovie Retiche, da poco diventato Parimonio UNESCO, che, lento e silenzioso, ci porterà in uno degli angoli meno noti del massiccio del Bernina: la conca dell'Alpe Grüm. Qui si giunge solo grazie alla ferrovia che, dopo aver condiviso buona parte del percorso con la carrozzabile del Passo del Bernina, si allontana da essa per entrare nella Val Pila.
Nella sua parte superiore, infatti, la Valle di Poschiavo è divisa in due solchi paralleli dal massiccio costone del Piz Campasc 2598 m. Il ramo sinistro orografico prende il nome di Val Agoné, quello destro di Val Pila; nel primo passa la strada asfaltata, nell'altro la via ferrata. La Val Pila è un angolo di montagna praticamente invisibile dalla strada, ma indiscutibilmente ricco di fascino. Dopo aver risalito con lunghi tornanti la costa di Ghiblungh, il tracciato traversa il torrente Cavagliasco per portarsi sul versante orientale della valle passando per la splendida conca di Cavaglia 1693 m. Guardando in alto, verso oriente, cominciano ad apparire le grandi vette ed i ghiacciai del gruppo del Bernina. La vista sarà completa una volta raggiunta la piccola stazione di Grüm 2091 m, al termine di una nuova serie di curve e tornanti. Sotto i nostri piedi si apre la vasta piana dell'Alpe Palù, in parte occupata da un lago che d'inverno è coperto dalla neve. Più in fondo, dopo una strozzatura ed un successivo gradino di escavazione glaciale, si apre, imponente, l'anfiteatro del Vadret da Palù, chiuso a settentrione dalla costiera che unisce il Pizzo Cambrena al Pizzo Palù e a Sud dalle creste del Pizzo Varuna. Con i suoi due alberghetti Grüm è una buona base di partenza per le gite scialpinistiche che hanno come meta le vette appena citate ma, avendo poco tempo a disposizione è possibile prendere il trenino alla stazione di Poschiavo, compiere la salita e ritornare all'auto in giornata.  In considerazione delle mutevoli condizioni che si possono presentare in alta montagna, abbiamo allegato anche una "gita di consolazione" al Piz Curnasel che ha sempre colme base di partenza l' Alpe Grüm ma durata e impegno decisamente inferiori rispetto a quella del Pizzo Varuna.

Marcel Kurz: pioniere dello scialpinismo

La gita proposta ripercorre, almeno nella sua prima parte, il tragitto compiuto nel 1920, da Marcel Kurz, uno dei pionieri dello scialpinismo durante la sua epica circumnavigazione del massiccio del Bernina.
Marcel Louis Kurz, Neuchâtel 1887 - 1967. Personalità poliedrica fu un valente musicista, esploratore, alpinista e topografo. Lavorò dapprima per l'Istituto Topografico Federale Svizzero e poi come libero professionista. Appassionato della montagna invernale abbracciò subito la nascente moda dello scialpinismo e, con i rudimentali mezzi allora a disposizione, fu protagonista di importanti imprese condotte con gli sci. In particolare, nel 1907, compì la prima ascensione sciistica del Gran Combin. Fra il 1907 e il 1920, spesso con gli sci, salì tutti i quattromila del Vallese. Fu autore brillante di guide alpinistiche fra cui la celeberrima Guide des Alpes Valaisannes.
Ma la sua opera fondamentale resta il libro "Alpinisme hivernal", nel quale egli ripercorre la storia dello scialpinismo partendo dalle origini per arrivare fino alle grandi traversate. Il libro fu stampato nel 1923 e fu per tutti gli alpinisti del tempo un testo illuminante e per certi versi rivelatore. "Alpinisme hivernal" segnò il definitivo affermarsi dello scialpinismo e la consacrazione di quell'epopea alpina che vide, come scrisse lo stesso Kurz, una "seconda conquista delle Alpi": quella effettuata nella stagione invernale. Fra le più celebrate imprese dell'alpinista elvetico si ricorda la traversata del massiccio del Bernina con partenza e ritorno in giornata all'Ospizio del Passo del Bernina. Da questo edificio, che avevano raggiunto con il trenino del Bernina, il giorno 29 dicembre 1910 Marcel Kurz e Rudolf Staub partirono per compiere la fantastica cavalcata che nel prodigioso tempo di 13 ore e mezza li portò a compiere il primo periplo sciistico del massiccio del Bernina. L'impresa, con tanto di relazione tecnica, è brillantemente riportata in "Alpinisme Hivernal". Del testo esiste una recentissima traduzione italiana pubblicata da Edizioni L'Arciere e Vivalda Editori nella collana "I Licheni".

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